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AL-HAQ

URGENTE

REF: 04.2009E

16 gennaio 2009

 

Nella Striscia di Gaza non c’e’ alcun luogo sicuro:

Anche ospedali e strutture umanitarie ONU sotto attacco israeliano

 

Mercoledi’ 14 gennaio 2009, ore 22.00 circa – nell’ambito dei bombardamenti delle forze militari israeliane contro la citta’ di Gaza, bombe d’artiglieria sono state sganciate in prossimita’ del complesso UNRWA. La struttura e’ il principale magazzino-deposito dell’UNRWA nella Striscia di Gaza in cui i beni umanitari destinati ai bisogni disperati di decine di migliaia di profughi palestinesi vengono custoditi. La scorsa settimana, questo compound e’ stato ufficialmente dichiarato far parte delle 41 postazioni dell’UNRWA della Striscia di Gaza in cui 38,000 civili si sono riparati. Le autorita’ militari israeliane erano state messe al corrente dal personale UNRWA dell’ubicazione del compound che aveva anche reso nota l’intenzione di utilizzarlo come riparo per i rifugiati. Avendo ricevuto assicurazioni dalle forze militari israeliane l’UNRWA non ha ritenuto necessario evacuare i civili dal compound dopo i bombardamenti notturni di mercoledi’ scorso.

Giovedi’ mattina, 15 gennaio 2009 – una bomba dell’artiglieria israeliana ha sfondato il complesso, danneggiando seriamente l’edificio, i beni umanitari all’interno e ferendo tre civili. Si stima che al momento dell’attacco fossero presenti 700 civili. Tra le 10:15 e le 10:30, tre bombe al fosforo hanno colpito il complesso, incendiand deposito di medicinali e aiuti umanitari e causando l’emissione di fumi tossici. Mentre si scrive il presente rapporto, il compound e’ in fiamme e l’incendio e’ fuori controllo.

Sempre ieri mattina, l’ospedale Al-Quds nella citta’ di Gaza e’ stato bombardato da una formazione di carri armati israeliani e la Croce Rossa Internazionale ha definite l’atto come “diretto a colpire l’ospedale”. A causa delle devastazioni alla struttura Cento pazienti e lo staff medico presenti al secondo piano dell’ospedale sono stati fatti evacuare in un’altra sezione dell’ospedale. Inizialmente, e’ stato riportato che a pazienti e staff era stato impedito di evacuare in quanto le forze militari israeliane circondavano l’ospedale, impedendo il loro passaggio in condizioni di sicurezza. Si stima che, al momento dell’attacco, all’interno fossero presenti 500 pazienti e personale medico.  

In base principio di distinzione della legge umanitaria internazionale, civili e oggetti civili, tra cui ospedali e strutture umanitarie, non possono essere target degli attacchi. L’art. 18 della IV Convenzione di Ginevra riflette la legge umanitaria internazionale e stabilise che e’ esplicitamente proibito attaccare, incendiare e impedire in qualunque modo lo svolgimento delle attivita’  mediche e iumanitarie. Allo stesso modo, secondo la stessa legge, personale, trasporti e compound umanitari devono essere rispettati e protetti in ogni circostanza.  

Solo qualora venga provato che ospedali, trasporti o complessi umanitari vengano utilizzati per attivita’ avulse dai propri scopi umanitari, cioe’ quando si agisca per “colpire il nemico” la legge internazionale permette, entro precisi limiti, di colpire questi oggetti. Tuttavia, prima di un attacco contro un ospedale, utilizzato per questi illegali scopi, la legge internazionale dispone di emettere un avvertimento e che l’attacco venga condotto solo dopo tale notifica. Se queste procedure non dovessero essere seguite, gli attacchi costituirebbero una violazione della legge umanitaria.  

Le forse militari israeliane che stanno operando nella Striscia di Gaza, devono sempre attenersi ai principi di proporzione – misura- della legge umanitaria internazionale. Se si mira ad obiettivi militari – per inciso – quegli oggetti o luoghi che per natura, locazione, scopo o utilizzo, contribuiscono all’azione militare, le forze militari israeliane, devono astenersi dal lanciare attacchi che comportino l uccisione o il ferimento di civili, o il danneggiamento di oggetti civili sapendo che questo ha maggior rilevanza rispetto il concreto vantaggio militare anticipato.

Al fine di evitare attacchi indiscriminate, in un contesto di guerra urbana, un’attenzione particolare deve essere rivolta  ai metodi di guerra da adottare. In aree densamente populate come la citta’ di Gaza, dove sono presenti ospedali e agenize di soccorso, le forze militari israeliane si ostinano a non  adottare tutte le precauzioni necessarie compatibili per la protezione di civili ed oggetti civili.  

Poiche’ la Striscia di Gaza rientra nei Territori Occupati, la legge umanitaria internazionale consuetudinaria, con l’art. (2) della IV Convenzione di Ginevra, dispone ulteriori mezzi perche’ la Potenza Occupante adempia ai propri doveri di protezione della popolazione. Al fine di mettere al sicuro la popolazione, questa deve essere evacuatua dalla Potenza Occupante verso luoghi di riparo entro il territorio occupato.

Gli degli ultimi due giorni sono stati brutali, ma gli esempi piu’ recenti delle perpetue violazioni israeliane della legge umanitaria internazionale hanno subito un’escalation nell’arco degli ultimi 20 giorni. Inoltre, queste violazioni non sono altro che un aspetto pervasivo dell’occupazione isareliana dei territori palestinesi negli ultimi 42 anni. Data la lunga, e documentata storia delle violazioni israeliane della legge e dei trattati internazionali, la comunita’ internazionale non dovrebbe giustificare il proprio inattivismo attraverso dichiarazioni di palesi ammissioni o di scuse per l’illegalita’ degli attacchi.

Al-Haq e’ seriamente proccupata per la mancanza di protezione rivolta alla popolazione civile della Striscia di Gaza. Gli ultimi attacchi contro ospedali e strutture umanitarie hanno innalzato il rischio di vulnerabilita’ della popolazione civile della Striscia di Gaza senza alcuna possibilita’ di chiedere rifugio o assistenza. Pertanto, Al-Haq, richiede alle parti contraenti la IV Convenzione di Ginevra, di attuare, individualmente o collettivamente, in modo graduale o totale, sanzioni, sia economiche sia diplomatiche, per indurre Israele ad adempiere ai suoi obblighi morali in base alla Convenzione, some richiede l’art. 1.  

Ieri, sono stati riportati altri attacchi da parte delle forze militari israeliane contro strutture, ospedali ed altro nella Striscia di Gaza ma  Al-Haq non e’ attualmente  in grado di confermarne i dettagli.  

– Fine –

 

 

Al-Haq, PO Box 1413 – Ramallah, West Bank
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