11° demolizione del villaggio di al-‘Araqib: espulsi gli abitanti

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. La pioggia e il freddo non hanno dissuaso le autorità d'occupazione israeliane dal demolire per l'undicesima volta il villaggio arabo mai riconosciuto di al-'Araqib, né dall'espellerne centinaia di abitanti (in gran parte donne e bambini), i quali non hanno trovato altro rifugio che il cimitero del villaggio.

Come riferiscono fonti palestinesi del Negev, la regione desertica dov'è situato il piccolo centro, a sud di Israele (Territori palestinesi occupati nel '48, ndr), un'ingente pattuglia composta da polizia e forze speciali hanno invaso al-'Araqib in mattinata, dopo che gli uomini avevano lasciato le loro case per recarsi al lavoro. Le forze dell'ordine si sono rivolti ai residenti con la forza e la minaccia delle armi per costringere chi era rimasto ad uscire dalle proprie abitazioni, dopodiché le ruspe hanno proceduto ad abbattere ogni edificio con tutto quanto restava negli interni. Stessa sorte è toccata al tendone dell'Alto comitato dei popoli arabi per il monitoraggio all'interno della Palestina.

Da parte sua, il presidente del Partito democratico arabo in Israele e membro della Knesset, Talab as-Sana' ha, rivolto un appello urgente a tutti gli abitanti del Negev, incoraggiandoli “a mobilitarsi a furor di popolo e a radunarsi nello sfortunato villaggio di al-'Araqib, simbolo della fermezza, con l'obiettivo di salvarlo”.

As-Sana' ha poi aggiunto: “Oggi ci troviamo ad un bivio decisivo, nel quale dobbiamo agire assumendo una posizione nazionale d'unità storica al fianco della gente del Negev e di quei palestinesi ammirevoli che si sono opposti alle macchine demolitrici, alle distruzioni e alle espulsioni”.

Il leader arabo-israeliano ha quindi esortato a continuare a sostenere il villaggio martoriato, “perché il successo del caso di al-'Araqib sarà il successo di tutti, e rappresenterà un punto di svolta per gli altri villaggi non riconosciuti del Negev”.

 

 

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