15 delegati boicottano Israele durante riunione dell’IPU

Addis Abeba – Infopal. Il presidente con delega del Consiglio legislativo palestinese, Ahmad Bahar, ha parlato ieri davanti a 155 stati al 120° incontro dell'IPU (Unione interparlamentare), svoltosi questa settimana ad Addis Abeba, in Etiopia: “A nome delle famiglie dei bambini uccisi a Gaza e nel resto della Palestina con le bombe al fosforo dell’occupazione sionista – bombe proibite a livello internazionale -, annunciamo il boicottaggio dell'intervento del rappresentante israeliano”.

La presidenza del CLP, in un comunicato stampa, ha riportato: “In quel momento, i delegati di otto stati si sono alzati sollevando immagini dei bambini uccisi a Gaza: Marocco, Libia, Algeria, Iran, Iraq, Siria, Libano e Yemen, seguiti dal rappresentante della Lega dei parlamentari arabi, sono usciti dall’aula, insieme ad altri sei stati”.

Nel comunicato si aggiunge che i membri dell’OLP che hanno partecipato all’incontro, contrariamente agli altri colleghi arabi, hanno rifiutato di abbandonare l’aula. Si tratta di Taysir Qubba‘a (capo della delegazione), Azzam al-Ahmad, Jamil al-Majdalawi, Zuhayr Sanduqa, Abdullah Abdullah, Rabiha Diyab, Qays Abdelkarim e Riwayah ash-Shawa.

Questa mossa ha messo in difficoltà il deputato israeliano Silvan Shalom, che si è detto sorpreso dalla presenza di Hamas, che ha definito “organizzazione terroristica”; tuttavia il dott. Sulayman Haddad, parlamentare siriano, ha risposto che “Hamas è un movimento di resistenza palestinese eletto dal popolo palestinese e rappresenta la nazione araba ed islamica, mentre Israele è uno stato terrorista, che pratica uccisioni pianificate”.

A quel punto, il delegato israeliano ha dichiarato che “Israele si ritira dalla Lega internazionale dei Parlamenti, e chiede agli altri stati di fare lo stesso”, ma tale richiesta non è stata accolta. Shalom è quindi uscito dall’aula. All’abbandono israeliano è seguito il rientro delle delegazioni solidali con i palestinesi.

 

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