2.600 minorenni palestinesi arrestati da ottobre 2015

1554625360Gerusalemme-Quds Press e PIC. Dallo scoppio dell’Intifada di Gerusalemme, il 1° ottobre 2015, almeno 2.600 minorenni palestinesi sono stati arrestati e rinchiusi in centri di detenzione noti per il sistematico maltrattamento e l’uso della tortura.

Il ricercatore palestinese che si occupa di prigionieri, Riyad al-Ashqar, ha sottolineato in un rapporto che 320 minorenni palestinesi sono attualmente detenuti in condizioni disumane, deprivati dei diritti umani fondamentali.

Al-Ashqar ha riferito diverse violazioni contro i minorenni prigionieri, tra cui l’arresto notturno, assalti brutali, percosse e interrogatori violenti, maltrattamenti, minacce, torture fisiche e psicologiche, confessioni estratte con la forza, divieto delle visite dei familiari.

Il ricercatore ha sottolineato che le campagne di arresto condotte da Israele sono aumentate notevolmente dallo scoppio dell’Intifada di Gerusalemme.

17 minori sono stati feriti durante l’arresto, alcuni dei quali sono stati trasferiti in prigione senza prima ricevere cure mediche.

Secondo il rapporto, i prigionieri minorenni palestinesi sono portati in tribunale senza l’accompagnamento dei genitori e sono in genere interrogati senza la presenza di un legale. L’accusa è principalmente il lancio di pietre e presunti attacchi con il coltello, reati che possono portare a condanne a 10-20 anni di carcere.