2011: 200 le aggressioni nelle prigioni. Israele ora vuole chiudere il carcere del Negev

Betlemme – Ma'an, InfoPal. Nel 2011, sono stati 200 gli attacchi ai prigionieri palestinesi da parte delle forze speciali israeliane. Il dato viene fornito dal ministro palestinese per gli Affari dei Prigionieri, 'Issa Qaraqe'.

“Gli attacchi vengono sferrati solitamente di notte e mirano a umiliare e a provocare i detenuti”, osserva Qaraqe'.

Centinaia di prigionieri sono rimasti feriti in questi episodi, mentre in molti sono stati confinati all'isolamento, sono proibite loro le viste dei familiari e vengono imposte sanzioni pecuniarie.

Da questo punto di vista, il 2011 è stato uno degli anni peggiori per il movimento dei prigionieri. Ai detenuti palestinesi è stato negato il diritto allo studio e sono state particolarmente brutali le punizioni inflitte loro.

Giunge in queste ore un'altra notizia che dà adito a nuove preoccupazioni per la sorte dei prigionieri palestinesi.
Israele intende chiudere la prigione nel Negev e trasferire i detenuti in altri penitenziari: Nafah, Megiddo, 'Ofer, Raymond. 

I prigionieri hanno scritto all'amministrazione carceraria israeliana perché ritenuta, insieme al premier Benjamin Netanyahu, responsabile per qualsiasi forma di attacco.

Ai responsabili delle prigioni israeliane si richiede un accordo con il quale porre fine alle misure punitive.
L'associazione per i prigionieri “Wa'ed” si dice preoccupata perché dietro questa decisione, si rischia di perdere le tracce dei prigionieri sofferenti, di coloro che sono in isolamento e dei numerosi sottoposti ad abusi.

Sul modello irlandese (rinunciando quindi anche all'acqua), i prigionieri palestinesi hanno proclamato uno sciopero della fame a oltranza, definito “politico”.

“Non resteremo qui a marcire, il nostro è un movimento dinamico e pretendiamo il rispetto dei nostri diritti e della Convenzione di Ginevra. Noi sosteniamo la politica dello scambio per la nostra liberazione”.

Aperta nel 1988 per contenere le migliaia di palestinesi arrestati durante la Prima Intifada (1987-1992), la prigione del Negev fu poi chiusa, per essere riaperta nel 2002, a due anni dallo scoppio della Seconda Intifada (Al-Aqsa).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.