23 Palestinesi rapiti dai soldati israeliani in Cisgiordania e Gerusalemme

PIC e Quds Press. Nella notte tra domenica e lunedì, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno rapito 23 cittadini palestinesi, tra cui due donne, durante campagne in diverse zone della Cisgiordania.

Tra i detenuti c’è Dina al-Sa’eid, la moglie di Nash’at al-Karami, ucciso nel 2010 dai soldati israeliani ad Hebron/al-Khalil.

Una fonte locale ha riferito che soldati israeliani hanno fatto irruzione nella casa di al-Sa’eid nella zona centrale della città di al-Khalil, hanno confiscato il suo laptop e il cellulare e l’hanno arrestata davanti a sua figlia di nove anni, Hur.

L’IOF ha anche fatto irruzione nella casa di Mutasem al-Natsha, il fratello di Ma’mun al-Natsha, ucciso nel 2010 insieme a Nasha’at al-Karami.

Un’altra casa appartenente alla famiglia dell’ex detenuto Zaid al-Juneid è stata oggetto di incursioni durante la stessa campagna.

Testimoni hanno riferito di aver visto tre bambini detenuti da soldati israeliani vicino alla moschea di Ibrahimi nella città vecchia di al-Khalil. Sono stati identificati come Mohamed Abdul-Ghani, Mustafa Qufaisha e Yousef al-Rajbi.

A Qalqiliya, quattro cittadini palestinesi, tra cui una ragazza, sono stati fatti prigionieri durante le incursioni israeliane.

Fonti locali hanno riferito che decine di soldati hanno assaltato la città di Qalqiliya all’alba e rapito Laila Owainat e suo fratello Ashraf dalla loro casa nel distretto centrale, così come altri due giovani dalle loro case in diversi quartieri.

A Gerusalemme, una forza militare israeliana ha rapito Islam Ibrahim e Abu Azhaar Ibrahim dalla città di Anata.

Altri 10 palestinesi sono stati rapiti dalla polizia israeliana durante una campagna nella città di Silwan, alla periferia della Città Vecchia di Gerusalemme.

Un giovane palestinese è stato arrestato dopo aver tentato di infiltrarsi nell’insediamento di Sha’ar Binyamin, a nord-est di Gerusalemme, secondo il sito web ebraico 0404.

Il giovane detenuto è stato trovato in possesso di un coltello, ha affermato l’esercito israeliano.