25 palestinesi feriti in scontri con i soldati israeliani durante invasione della Tomba di Giuseppe

Imemc. Nella notte tra giovedì e venerdì, i soldati israeliani, di scorta a autobus carichi di coloni, hanno invaso Nablus, in Cisgiordania, dirigendosi verso la Tomba di Giuseppe; 25 palestinesi, sono rimasti feriti durante le proteste seguite a tale invasione.

Fonti mediche hanno riferito che i soldati hanno sparato alla gamba di un giovane uomo con un proiettile letale, mentre otto altri sono rimasti feriti da proiettili di acciaio rivestiti di gomma, e 16 sono rimasti asfissiati dai gas lacrimogeni.

Le proteste si sono svolte in strada Amman, nella zona orientale di Nablus, dopo che jeep dell’esercito e diversi autobus l’avevano invasa.

I palestinesi credono che la Tomba di Giuseppe sia il monumento funerario di Sheikh Yousef Dweikat, una figura religiosa locale. Altri credono che la tomba appartenga al patriarca biblico Giuseppe, venerato da ebrei, samaritani, cristiani e musulmani.

Sebbene il sito si trovi nella città di Nablus che, sotto gli Accordi di Oslo, è definita Zona A e quindi sotto il controllo amministrativo e di sicurezza palestinese, l’esercito israeliano spesso invade l’area e impedisce ai palestinesi di raggiungerla; il sito della Tomba di Giuseppe era sotto controllo dell’esercito israeliano fino al suo ritiro, nell’ottobre del 2000.