Il Pchr: rafforzare il rispetto della legalità e dei diritti dei palestinesi negli oPt

Phcr. Comunicato stampa.

L’alto commissario ONU prende coscienza degli ostacoli fisici ed economici che impediscono ai cittadini di Gaza un equo accesso alla giustizia e invita Israele ad agire immediatamente al fine di eliminare tali discriminazioni.

Navanethen Pillay, alto commissario ONU per i diritti umani, ha presentato, durante la 19a riunione del Consiglio delle Nazioni Unite competente che si sta tuttora tenendo a Ginevra, il quarto rapporto in riferimento alla questione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati (oPt).

Tale rapporto ribadisce l’indubbia applicabilità delle sanzioni previste dalla legge internazionale e da quella umanitaria in riferimento alle politiche e alle strategie perseguite da Israele nella Striscia di Gaza, in particolare riguardo l’assedio e le operazioni militari condotte contro di essa.

Il governo di Tel Aviv sarebbe infatti tenuto, secondo quanto stabilito dalla Quarta Convenzione di Ginevra del 1949, ad assicurare alla giustizia quanti siano sospettati di aver infranto la legge internazionale, come, ad esempio, coloro che si macchiarono di crimini di guerra durante le operazioni militari condotte nella Striscia di Gaza tra il dicembre 2008 ed il gennaio 2009.

Gli obblighi di Israele riguardano anche la sfera umanitaria e la responsabilità civile attribuita a Tel Aviv dalle leggi sui diritti umani le impongono di “risarcire le perdite e le ferite patite da chi ha subito violazioni di natura umanitaria”. Quello al risarcimento costituisce uno dei diritti fondamentali dell’uomo nell’ambito della giustizia e dovrebbe essere egualmente accessibile a tutte le vittime delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza.

Al di là degli aspetti teorici, l’attuale situazione nei territori occupati (oPt), ed in particolar modo nella Striscia di Gaza, evidenzia una totale indifferenza nei confronti dei diritti umani nonché della legislazione umanitaria pertinente, oltre alla totale impunità garantita a cittadini, militari e politici israeliani.

L’alto commissario ONU ha infatti riscontrato l’esistenza di ostacoli sia fisici che economici che impediscono ai Palestinesi l’accesso alla giustizia (paragrafo 40 del rapporto) e ha pertanto caldamente invitato Tel Aviv ad indagare in materia ed a risarcire le vittime (paragrafo 53), senza alcuna discriminazione giudiziaria.

Il Centro palestinese per i diritti umani (Phcr), che nel tempo ha avuto modo di documentare ampiamente le violazioni israeliane contro il diritto alla giustizia dei Palestinesi, ha accolto positivamente il rapporto delle Nazioni Unite e ha fatto appello alla comunità internazionale, compresi i paesi membri della stessa ONU, affinché venga rafforzata la legalità nei territori occupati (oPt) al fine di garantire il rispetto dei diritti dei Palestinesi, in particolare quello alla giustizia.

Il rapporto del commissario ONU è disponibile al seguente indirizzo:

http://www.pchrgaza.org/files/2012/A-HRC-19-20_en.pdf