40 milioni di dollari stanziati per l’ebraicizzazione del quartiere di al-Sharaf

Gerusalemme-PIC. L’occupazione israeliana sta mettendo a punto gli ultimi ritocchi per completare lo schema di ebraicizzazione del quartiere di al-Sharaf, ad est della moschea di al-Aqsa.
Sono stati stanziati circa 150 milioni di shakel (40 milioni di dollari) per finanziare i progetti di ebraicizzazione di questo quartiere; tali progetti sono sponsorizzati dalla cosiddetta “Compagnia di ricostruzione e sviluppo del quartiere ebraico”.
Il ministro israeliano delle Infrastrutture, Yoav Galant, e il ministro degli Affari di Gerusalemme, Ze’ev Elkin, appoggiano questo insano progetto e gli attribuiscono la massima importanza, secondo quanto riportano i media israeliani.
Secondo lo schema, che è stato valutato da Quds Press, un parcheggio sotterraneo che può ospitare circa 600 automobili sarà costruito nella parte sud-orientale del quartiere di 200 acri, sarà quindi scavato un tunnel lungo il muro storico di Gerusalemme per dare spazio al parcheggio.
25 milioni di shakel sono stati stanziati per costruire edifici commerciali e rafforzare le infrastrutture del centro del quartiere e inoltre sarà a breve concessa una licenza di costruzione per implementare un progetto che prevede la costruzione di due ascensori che collegano il quartiere di al-Sharaf con quello di Al-Magharba e con l’area perimetrale del muro di al-Buraq; per intensificare la presenza ebraica, incoraggiare il turismo e facilitare l’accesso al muro di Al-Buraq per cui saranno stanziati circa 26 milioni di shakel.
Sarà annunciato inoltre un appalto per costruire un’enorme sinagoga chiamata il Gioiello di Israele nello stesso quartiere al costo di 45 milioni di shakel.
Il CDRJQ sta pianificando di convertire le proprietà palestinesi in proprietà israeliane che sono ufficialmente registrate nell’Israel Land Register.
Il quartiere di Al-Sharaf, che è abitato da 6000 ebrei, è stato occupato da Israele nel 1967 ed è stato trasformato in quartiere ebraico assumendo il nome di “Quartiere ebraico”.
Traduzione di Domenica Zavaglia