562 minorenni palestinesi arrestati da dicembre 2017

Ramallah-Quds Press. L’associazione palestinese per gli Affari dei prigionieri ha documentato l’arresto di 562 minorenni dalla Cisgiordania occupata e da Gerusalemme negli ultimi tre mesi e mezzo.

L’associazione ha dichiarato in un comunicato stampa che, negli ultimi anni, e in particolare negli ultimi mesi, le forze di occupazione hanno intensificato gli arresti arbitrari di minorenni palestinesi.

Da dicembre 2017, cioè dalle dichiarazioni del presidente USA Donald Trump su Gerusalemme, tali aggressioni sono aumentate, arrivando al 25% del totale.

“Tutte le norme e le convenzioni internazionali rendono l’arresto di bambini come ultima spiaggia,  e, se necessario, in alcune eccezioni, per il più breve tempo possibile, tuttavia, le autorità di occupazione deliberatamente effettuano arresti e fanno della detenzione la norma, la prima tappa e della durata massima possibile”.

Inoltre, le autorità di occupazione hanno fatto ricorso all’adozione di una serie di leggi che consentono l’arresto di bambini attuando sanzioni dure contro di loro, e utilizzato la magistratura e tribunali militari.

L’associazione ha anche spiegato che i bambini palestinesi detenuti nelle prigioni israeliane sono sottoposti a torture fisiche e psicologiche, trattamenti crudeli e altri tipi di violazioni.

Ha dunque invitato tutte le istituzioni internazionali e locali ad assumersi le proprie responsabilità e ad agire seriamente per proteggere i bambini e a fare pressione sull’occupazione affinché ponga fine alle detenzioni e si impegni per la liberazione di circa 350 minorenni che sono ancora in carcere.

In un contesto correlato, l’associazione ha condannato la sentenza contro Ahed Tamimi, 17 anni, condannata ad otto mesi di prigione e multata per un importo di $ 1.500.

Il direttore dell’associazione, Issa Qirqaa, ha aggiunto che l’ingiusta sentenza emessa contro Ahed Al Tamimi e sua madre (…), è una sentenza politica venuta a soddisfare l’istinto di estremismo, di razzismo e l’incitamento di Israele contro la bambina a tutti i livelli politici, in Israele, in quanto fa parte della continua ostilità verso i diritti dei detenuti e delle prigioniere.

Aggiungendo che questa sentenza è contraria alla Convenzione sui diritti del fanciullo (…),  il governo israeliano ha deliberatamente gettato Al-Tamimi all’interno del carcere per il periodo più lungo possible per vendetta senza impegnarsi in un iter di trasparente giustizia,  affidandosi a una decisione politica del governo israeliano.

Le forze di occupazione israeliane hanno arrestato Al-Tamimi il 19 dicembre 2017, dalla sua casa nel villaggio di Nabi Saleh, ad ovest di Ramallah, a nord di Gerusalemme, accusandola di aver cacciato dei soldati israeliani dalla sua casa e di averne schiaffeggiato uno.
Traduzione Shaimaa El Roubeigy