Report settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane nei TO

Report settimanale del Pchr -Palestinian centre for human rights (19 – 25 maggio 2016)

Le forze di occupazione israeliane continuano a perpetrare crimini sistematici nei territori occupati della Palestina

  • I militari proseguono ad utilizzare una forza eccessiva nei territori occupati

Una ragazza palestinese è stata uccisa a un posto di blocco militare, a nord-ovest di Gerusalemme.

5 civili palestinesi, incluso un bambino, sono stati feriti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

  • I militari hanno condotto 56 incursioni nelle comunità palestinesi in Cisgiordania e 7 incursioni nella Gerusalemme occupata

54 civili, inclusi 16 bambini, sono stati arrestati.

13 di loro, inclusi 8 bambini, sono stati arrestati nella Gerusalemme occupata.

  • I militari proseguono a prendere i mira i pescatori palestinesi nel mare della Striscia di Gaza

I militari hanno arrestato 10 pescatori, dopo averne feriti 3, incluso un bambino, e confiscato 5 imbarcazioni da pesca.

  • Proseguono gli sforzi dei militati per creare una maggioranza ebraica a Gerusalemme Est

Un centro giovanile islamico è stato demolito nell’area di al-Mesrarah, ad est della città.

La corte israeliana ha emesso una sentenza di confisca di una proprietà nei dintorni di al-Shaikh Jarrah.

  • I militari hanno suddiviso la Cisgiordania in distretti; inoltre prosegue l’embargo illegale sulla Striscia di Gaza per il nono anno

Decine di posti di blocco temporanei sono stati stabiliti in Cisgiordania e altri sono stati riaperti per ostacolare il movimento dei civili palestinesi.

5 civili palestinesi, inclusa una donna, sono stati arrestati ai posti di blocco militari in Cisgiordania.

Riassunto

Le violazioni da parte di Israele delle leggi internazionali nei territori occupati di Palestina continuano durante il periodo dell’inchiesta (19 – 25 maggio 2016).

Spari

I militari continuano a commettere crimini e a colpire i civili palestinesi, utilizzando una violenza eccessiva nei confronti dei manifestanti di proteste pacifiche, tenutesi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, i più dei quali minorenni. Durante il periodo dell’inchiesta i militari israeliani hanno ucciso una ragazza palestinese, a nord-ovest di Gerusalemme, ferendo altri 8 giovani, inclusi 2 bambini, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Tre di loro sono stati feriti in Cisgiordania, 5 nella Striscia di Gaza.

In Cisgiordania, sulla scia di questa politica, il 23 maggio 2016 i militari di stanza al posto di blocco Beit Eksa, a nord ovest di Gerusalemme, hanno ucciso Sawsan Ali Dawood Mansour (17 anni), del vicino villaggio di Beddou. I militari hanno asserito che la ragazza si è avvicinata cercando di colpire un militare. Questi hanno quindi aperto il fuoco in risposta, ferendola gravemente. I militari hanno quindi arrestato la ragazza, che però è morta poco dopo. Testimoni dicono che i militari hanno impedito ai soccorsi di intervenire, lasciando la ragazza esanime per un’ora.

Per quanto riguarda l’uso eccessivo della violenza contro i manifestanti pacifici, invece, un civile palestinese è stato ferito durante la settimanale protesta di Kufr Qaddoum, a nordest di Qalqilya, con un candelotto di gas lacrimogeno al collo, mentre un 17enne è stato colpito al ginocchio destro da un proiettile, mentre partecipava ad una protesta pacifica all’ingresso meridionale del campo profughi di al-Jalazoun, a nord di Ramallah.

Il 23 maggio 2016 un civile palestinese è stato colpito da un proiettile alla coscia quando i militari hanno fatto irruzione a Ein al-Louza, periferia di Silwan, a sud della città vecchia di Gerusalemme. Nel contempo un certo numero di ragazzi si era riunito per gettare pietre ai soldati, che hanno lanciato bombe sonore e sparato proiettili di gomma in risposta.

L’inchiesta completa è disponibile al link

http://pchrgaza.org/en/?p=8148

Traduzione di Marta Bettenzoli