Imemc. Il ministro israeliano del Turismo ha pubblicato una mappa di Gerusalemme dove vengono omessi significativi siti sacri islamici e cristiani, e interi quartieri.
La mappa della “Città Vecchia”, distribuita gratuitamente dagli uffici di informazione del ministero del Turismo nella città non segnala i 14 ettari dell’area sacra che comprende la moschea al-Aqsa — terzo luogo sacro islamico al mondo — la Cupola della Roccia, la Spianata delle moschee (al-Haram al-Sharif) – , ma fa riferimento come al “Monte del Tempio”, secondo quanto ha riportato Al Jazeera.
Inoltre, secondo Press TV/Al Ray, la mappa non fa riferimento alla Chiesa cattolica romana di Sant’Anna, localizzata vicino alla Porta dei Leoni, e alla chiesa della Flagellazione a Gerusalemme Est.
La mappa, tuttavia, mostra decine di siti dalla discussa importanza storica – molti dei quali sono insediamenti illegali costruiti su quartieri cristiani e musulmani nella Città Vecchia di Gerusalemme.
Dei 57 siti citati, almeno la metà sono edifici occupati illegalmente da coloni a Gerusalemme Est.
Oltre mezzo milione di Israeliani vive in circa 230 insediamenti illegali costruiti sui territori palestinesi a Gerusalemme e Cisgiordania, occupati nel 1967.
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