Il dipartimento di Stato Usa critica le politiche coloniali israeliane

settlements2big-alray-e1469818504265Imemc. Il Dipartimento di Stato statunitense, attraverso un comunicato diffuso la settimana scorsa, ha condannato fermamente l’ininterrotta espansione degli insediamenti israeliani nella Gerusalemme occupata.

Il portavoce del Dipartimento, John Kirby, afferma nel documento che gli Stati Uniti sono “profondamente preoccupati” dal bando emesso dal governo di Israele per la costruzione di 323 nuove unità abitative sparse in vari insediamenti della Gerusalemme est.

Secondo PNN, Kirby ha espresso il disappunto del suo governo anche riguardo il progetto, annunciato da Israele nella giornata di lunedì 25 luglio, che prevede costruzione di ulteriori 770 edifici nell’insediamento illegale di Gilo.

Nel comunicato, il portavoce afferma che le azioni del governo israeliano, che mira ad un rapido insediamento dei cittadini israeliani in territori palestinesi, rappresenta una accelerazione dell’attività di colonizzazione, la quale mina alle fondamenta la prospettata soluzione del conflitto attraverso la creazione di due stati:

“Siamo preoccupati dal perpetrarsi di queste politiche provocatorie e contro-produttive, le quali pongono seri dubbi sul reale impegno di Israele a raggiungere un accordo pacifico con i palestinesi sulla questione degli insediamenti”.

Il documento emesso dal Dipartimento di Stato è stato sottoscritto da numerose altre nazioni, organizzazioni internazionali, associazioni di salvaguardia dei diritti umani e anche dall’Unione Europea e dall’ONU, che hanno condannato le politiche di espansione israeliane nei Territori occupati palestinesi, politiche che negli ultimi mesi hanno raggiunto un livello decisamente preoccupante.

Traduzione di Mafalda Insigne.