Quds Press, PIC e Ma’an. Sono ormai 325 i prigionieri palestinesi che hanno preso parte allo sciopero della fame nelle carceri israeliane, secondo quanto hanno reso noto giovedì la Società per i prigionieri palestinesi -PPS – e altre organizzazioni.
PPS ha dichiarato che 285 prigionieri affiliati a Hamas, incarcerati a Eshel e Nafha, hanno iniziato lo sciopero della fame, giovedì, per protestare contro le misure oppressive del servizio carcerario israeliano – IPS, e altri 40 prigionieri del Fronte popolare per la liberazione della Palestina – Fplp – sono in sciopero a sostegno del prigioniero Bilal Kayid.
Kayid è entrato ne 51° giorno di sciopero della fame per protestare contro la propria detenzione amministrativa – senza imputazione e processo.
Secondo il gruppo Addameer, nelle carceri israeliani sono rinchiusi circa 7.000 detenuti prigionieri, compresi 715 in carcere amministrativo.
L’ampio movimento di protesta dentro alle carceri israeliane ha provocato una violenta repressione da parte delle IPS, che conducono assalti quotidiane nelle sezioni e nelle celle, trasferendo i detenuti da una prigione all’altra, nel tentativo di ostacolare lo sciopero.
PPS ha riferito che giovedì le IPS hanno invaso la sezione 10 della prigione di Eshel e hanno trasferito diversi detenuti nella prigione di Ohalei Kedar.