Oltre 1000 Israeliani entrano nell’area della Tomba di Giuseppe. Scontri e feriti tra i Palestinesi

382561CNablus-Ma’an. Giovedì, centinaia di Israeliani hanno invaso l’area della “Tomba di Giuseppe”, nel distretto di Nablus, per eseguire rituali religiosi. Negli scontri che sono esplosi tra giovani palestinesi e le forze di occupazione due Palestinesi sono rimasti feriti.

Secondo quanto dichiarato dalle forze di sicurezza palestinesi, nella notte tra mercoledì e giovedì, oltre 1000 Israeliani, scortati dalla polizia di occupazione, sono entrati nell’area della Tomba di Giuseppe, vicino al campo profughi di Balata. Si tratta di una visita che fa parte delle celebrazioni religiose ebraiche della festa di Sukkot.

Durante gli scontri, un Palestinese è stato colpito allo stomaco da un proiettile di metallo ed ora si trova ricoverato all’ospedale Rafidia di Nablus. Un altro ha sofferto per l’eccessiva inalazione di lacrimogeni.

La “Tomba di Giuseppe” è considerata sacra per ebrei, cristiani, musulmani e samaritani, ed è luogo di visita degli Israeliani, che, scortati dai militari, entrano nell’area, scatenando scontri con i Palestinesi.

Con l’accordo di Oslo del 1993, la Tomba di Giuseppe è rimasta sotto il controllo israeliano, ma l’Autorità palestinese, ANP, durante il ritiro israeliano, nella seconda Intifada, ne ha ripreso possesso. Tuttavia, come parte della cooperazione, tra questa e Israele, l’esercito israeliano scorta fedeli ebrei per pellegrinaggi mensili. Ebrei nazionalisti ultra-ortodossi cercano regolarmente di visitare il luogo, senza permessi.

Per i Palestinesi la Tomba di Giuseppe è il monumento funerario di Sheikh Yousef Dweikat, una figura religiosa locale.