Brigate al Qassam: il nostro successo non sarà vano ed il nemico la pagherà cara

PICAbu ‘Obayda, portavoce militare delle Brigate ‘Izz al-Din al-Qassam, braccio armato di Hamas, ha affermato che il nemico sionista, volente o nolente, pagherà un prezzo alto in ogni nuovo accordo di scambio di prigionieri.

In una breve nota pubblicata mercoledì sera dalle Brigate al-Qassam in occasione del quinto anniversario dell’accordo sul rilascio dei prigionieri, ‘Obayda ha dichiarato che “il mondo intero verrà colto di sorpresa, e con lui i nostri prigionieri e il nostro popolo, quando giungerà il momento opportuno per rivelare tutta la verità che la resistenza ha raccolto in nome della libertà dei prigionieri”.

Ha dunque rivolto un messaggio al popolo israeliano dicendo: “il nemico si rifiuta di compiere quanto necessario per un nuovo rilascio e tenta di diffondere menzogne sviando la propria gente attraverso una propaganda scadente. Ciò è quanto sappiamo a riguardo”. Seguitando afferma: “Prima dell’accordo sul rilascio, abbiamo promesso ai nostri prigionieri che saremmo loro rimasti fedeli e avremmo spezzato via le loro catene. Siamo stati fedeli e sinceri e siamo tornati grazie all’aiuto di Dio e oggi diciamo ai nostri prigionieri che il nemico, volente o nolente, la pagherà. Allora la gioia si diffonderà in tutta la Palestina a Dio piacendo”.

‘Obayda ha sottolineato che l’anniversario dell’accordo sul rilascio dei prigionieri è una gloria ed un successo che non resteranno vani, ma che verranno rinnovati adesso ed in futuro grazie all’apporto di uomini ed eroi a Dio piacendo”. E ha aggiunto: “siano benedetti i nostri prigionieri che Dio ha esaltato con la libertà nell’accordo sul loro rilascio. Benediciamo per loro questa grande celebrazione nazionale che viene rinnovata in tutti gli anniversari d’eroismo e vittoria e ci congratuliamo con loro per la liberazione e l’uscita verso la luce e le braccia del loro popolo. Per essere tornati ad essere parte di un tutto che resiste in ogni luogo si trovi”.

Ha poi rivolto il suo saluto ai mujahidin di al-Qassam, “uomini valorosi che pregano giorno e notte in ogni luogo, a tutti coloro i quali resistono assieme a noi lungo questo cammino e a tutti gli alleati che sostengono e appoggiano la resistenza”. Così come al popolo palestinese, coeso e fiero, il quale resta a guidare dall’alto la propria resistenza, agli eroi dell’Intifada di Gerusalemme, agli eroici prigionieri che afferrano il carbone ardente in attesa di un’alba vicina e a tutti i profughi costretti all’esilio e alla diaspora.

Traduzione di Michele Di Carlo