9 Palestinesi, tra i quali 5 paramedici ed un giornalista, colpiti dal fuoco dell’occupazione nel nord della Striscia

Gaza-Quds Press. Nella giornata di ieri nove palestinesi, tra i quali anche un giornalista ed alcuni paramedici, sono stati colpiti dal fuoco dell’occupazione e investiti dal gas lacrimogeno delle granate israeliane nel nord della Striscia di Gaza.

Un osservatore ha dichiarato che nel pomeriggio di ieri decine di ragazzi palestinesi si sono messi in marcia lungo la recinzione del lato orientale del cimitero dei martiri situato a est della cittadina di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, in segno di protesta contro la decisione di istituire una zona cuscinetto.

Ha aggiunto che non appena i partecipanti alla marcia sono giunti presso la recinzione del cimitero, le forze d’occupazione hanno cominciato a sparare in aria, lanciando granate lacrimogene in gran quantità.

Il dottor Ashraf al-Qudra, portavoce del ministero della Sanità palestinese, ha precisato che a causa di tale bersagliamento 5 paramedici e 3 civili hanno accusato sintomi da soffocamento mentre un giornalista ha subìto una frattura ad un piede, colpito da una granata.

Ha poi aggiunto che i nove sono stati trasportati all’ospedale di Bait Lahiya per ricevere le cure necessarie.

Questi attacchi non fanno che reiterare l’ormai continua serie di violazioni israeliane alla tregua siglata, sotto il patrocinio egiziano, tra la resistenza palestinese e l’occupazione israeliana il 20 novembre 2012. 25 di queste violazioni sono state documentate e hanno causato l’arresto e il ferimento di decine di civili. Va ricordato infine il caso dei pescatori: dalla firma della tregua, 80 sono quelli arrestati o rimasti feriti in seguito ad aggressioni sferrate dall’occupazione al largo di Gaza durante le quali un certo numero di imbarcazioni pescherecce sono state distrutte o sequestrate.

Traduzione di Giuliano Stefanoni