La marina israeliana spara contro i pescatori gazawi

402303CGaza. Giovedì mattina, le forze israeliane hanno aperto il fuoco verso i pescatori e hanno inseguito le imbarcazioni che si trovavano a tre miglia nautiche dalla costa settentrionale della città di Gaza, costringendoli a tornare a riva.

La scusa addotta dalle forze navali israeliane è la solita: i pescherecci hanno deviato dall’area di pesca designata, ma i pescatori hanno affermato di trovarsi soltanto a tre miglia nautiche, invece delle sei “concesse” da Israele.

Il centro Mezan per i diritti umani ha condannato le violazioni israeliane ai danni dei pescatori palestinesi, affermando che rappresentano una minaccia per la vita dei civili della Striscia di Gaza. E ha aggiunto che i pescatori hanno il diritto di esercitare la loro professione e che le forze israeliane violano le leggi internazionali e umanitarie impedendo loro di lavorare e mantenere le proprie famiglie.

Il Centro ha affermato che i pescatori gazawi sono continuamente a rischio di venire uccisi, feriti o arbitrariamente arrestati, e ha invitato la comunità internazionale a intervenire.

I pescatori di Gaza sono circa 4.000, e sono tra le vittime dell’assedio ormai decennale alla Striscia.

(Fonte: Ma’an)