22 donne palestinesi arrestate a febbraio

-949087451Nablus-PIC. Le forze di occupazione israeliana hanno intensificato considerevolmente e sistematicamente le campagne di arresti contro le donne e le ragazze palestinesi durante il mese scorso, secondo quanto denunciato dal Centro studi sui Prigionieri di Palestina.

Il portavoce del Centro, Riyad al-Ashqar, ha affermato che, in febbraio, sono state arrestate 22 donne palestinesi, fra le quali due minorenni e una giovane donna ferita.

In ogni settimana di febbraio è stato infatti registrato l’arresto di 5 donne.

La giovane donna di 28 anni, Manar Mujahid, figura fra le arrestate, fermata dopo essere stata ferita da una pallottola israeliana esplosa contro di lei al posto di blocco di Qalandiyya perché scoperta in possesso di un coltello.

Tre studentesse universitarie sono state arrestate per aver partecipato a una marcia pacifica davanti alla prigione di Ofer.

Due minorenni sono state arrestate in febbraio: la dodicenne Hadil Ragby, convocata nel corso di un’indagine, e la diciassettenne Isra Jaber, arrestata nei pressi della moschea Ibrahimi per il possesso di un coltello.

Salwa Hadaib, membro del Consiglio rivoluzionario di Fatah, è stata fermata e interrogata, nel mese scorso, per aver tentato di oltrepassare il posto di blocco militare di Hazma con suo figlio.

In febbraio, i tribunali israeliani hanno condannato con durezza le donne palestinesi, tra le quali Amal Qubaha, 16 anni, condannata a un anno e mezzo di reclusione e al pagamento di un’ammenda di 20.000 shekel.

Dalal Abu Hawa è stata condannata a 12 mesi di carcere e al pagamento di un’ammenda di 10.000 shekel.

Il Centro ha sottolineato che un’altra prigioniera ferita, Jihan Hashima, detenuta nell’infermeria del carcere di Ramla, soffre di problemi di salute e non è in grado di muoversi. La donna, madre di tre bambini, è stata arrestata a dicembre 2016 dopo essere stata colpita da un proiettile al piede.

Traduzione di Federica Pistono