1500 prigionieri palestinesi entrano in sciopero della fame

426904CMa’an e PIC. Lunedì 17 aprile, in occasione della “Giornata del Prigioniero palestinese”, oltre 1.500 detenuti palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane hanno annunciato l’inizio di uno sciopero della fame di massa per richiedere i diritti fondamentali.

I prigionieri in sciopero intendono fare pressioni sulle autorità carcerarie israeliane perché rispondano alle loro richieste e migliorino le condizioni di detenzione. Tuttavia, il Servizio carcerario (IPS) ha minacciato misure punitive per forzare i prigionieri a interrompere lo sciopero, tra cui il trasferimento in altre strutture carcerarie.

Il Comitato per gli Affari dei prigionieri ha diffuso un comunicato, lunedì sera, affermando che l’IPS ha ufficialmente trasferito diversi prigionieri in sciopero della fame in differenti sezioni e prigioni, ha confiscato i loro effetti personali e isolato le loro celle.

Marwan Barghouthi – leader di Fatah e dello sciopero di massa – Karim Yunis e Mahmoud Abu Srour sono stati trasferiti dalla prigione di Hadarim in celle di isolamento nel carcere di Jalama.

Tra i 1500 prigionieri coinvolti nello sciopero 700 sono di Fatah, i restanti sono di altri partiti. La notizia del loro sciopero ha ricevuto l’attenzione dei media mainstream internazionali, a differenza di altre iniziative di questo tipo.