A cura dell’Associazione Amicizia Sardegna Palestina
Acqua, sale e dignità: Solidarietà ai prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame dal 17 aprile 2017
L’Associazione Amicizia Sardegna Palestina invita tutte le associazioni di volontariato, i singoli individui, i sindacati, i partiti e i movimenti politici a prendere una posizione chiara a sostegno della protesta dei prigionieri politici in sciopero della fame da ormai più di un mese per chiedere un miglioramento delle condizioni detentive e un accesso regolare alle visite familiari e degli avvocati.
I 7000 prigionieri politici nelle carceri israeliane sono sottoposti a trattamenti disumani che colpiscono inoltre le loro stesse famiglie. Torture, mancanza di assistenza medica adeguata, veri e propri omicidi avvenuti subito dopo l’arresto, hanno portato a 210 il numero dei palestinesi morti nelle carceri israeliane. 600 sono i reclusi in detenzione amministrativa, cioè senza un capo d’imputazione, senza processo e senza diritto alla difesa. La detenzione amministrativa è rinnovabile ogni 6 mesi e questo sta portando alcuni a raggiungere il quarto anno di reclusione.
Le stime di Addameer, associazione palestinese non governativa che opera in difesa dei diritti dei prigionieri, parlano inoltre di circa 300 bambini reclusi.
I prigionieri politici stanno oggi rischiando la vita per chiedere:
1- la fine della politica dell’isolamento carcerario;
2- la fine della politica del fermo amministrativo;
3- migliorare le condizioni della prigionia;
4- migliorare la questione delle visite familiari;
5- l’assistenza sanitaria;
6- i trasporti;
7- l’istruzione.
Israele continua a porsi in aperta violazione dei diritti umani e non lo sta facendo neanche troppo velatamente. Non è più tempo, dunque, di adottare la strategia dei due pesi e due misure e il regime israeliano va condannato nella stessa misura in cui si condannerebbe uno stato militare d’oppressione e apartheid.
Il silenzio dei media e della politica nostrana è il primo complice delle violazioni dei diritti umani che si stanno consumando in Israele.
Non renderti complice anche tu.
Per questo invitiamo tutti al sit-in, venerdì 19 maggio, ore 18 in P.zza Yenne, Cagliari.
Associazione Amicizia Sardegna Palestina
BDS Sardegna
Hanno già aderito all’appello:
Cagliari Social Forum
Associazione Asce Cagliari
Rete Radié Resch Cagliari
USB – Unione Sindacale di Base
Claudio Chessa
Circolo Arci la Gabbianella Fortunata – Carbonia
Rete Unitaria Antifascista Sulcis-Iglesiente
Luca Pizzuto – Cosigliere Regionale ArticoloUno SDP
Roberto Loddo – Il Manifesto Sardo
Comunità Palestinese in Sardegna
ANPI Cagliari
Associazione Ponti non Muri
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