Cisgiordania-Wafa, PIC e Quds Press. La mattina di giovedì 18 maggio è stata caratterizzata da scontri tra giovani palestinesi e forze di occupazione, e da arresti.
Le forze israeliane hanno arrestato 26 Palestinesi in campagne militari effettuate all’alba in varie località della Cisgiordania e di Gerusalemme.
Tre Palestinesi sono stati arrestati a Issawiya, sobborgo di Gerusalemme Est, e altri tre nel campo profughi di Shufat.
Truppe israeliane hanno condotto un’incursione a Hizma, a nord-est di Gerusalemme, perquisendo diverse abitazioni e arrestando quattro Palestinesi.
A Silwad, nel distretto di Ramallah, sono stati arrestati sette Palestinesi, e un altro a Abud.
Diversi sobborghi di Hebron, il campo profughi di al-Arroub, le cittadine di Beit Awwa e Surif sono state oggetto di invasioni dell’esercito militare: sei Palestinesi sono stati arrestati e diverse abitazioni messe a soqquadro.
A Tulkarem, i soldati di occupazione hanno invaso il campo profughi, arrestando un Palestinese.
A Kafr Qaddum, a est di Qalqiliya, è stato arrestato un ragazzo di 15 anni.
In tutta la Cisgiordania e la Gerusalemme occupate continuano le manifestazioni di solidarietà con i prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame nelle carceri israeliane.
Violenti scontri sono scoppiati giovedì a Tubas, tra giovani locali e forze di occupazione. Gli scontri sono durati diverse ore, durante le quali i ragazzi palestinesi hanno lanciato pietre e cocktail Molotov contro i soldati israeliane che avevano invaso la città.
Scontri anche a Nablus e nell’area di Zawata. Truppe israeliane, a bordo di veicoli corazzati, sono entrati nella città di Nablus attraverso la strada di Deir Sharaf e hanno invaso diverse abitazioni.
I soldati hanno invaso anche la cittadina di Yasid e hanno imposto il coprifuoco.
Violenti scontri tra truppe di invasione e giovani locali sono scoppiati anche a Sebastia, a nord-ovest di Nablus.