L’inchiesta: il 97% dell’acqua a Gaza non è compatibile con gli standard

get_imgRamallah-PIC. Un’inchiesta palestinese mostra che la porzione individuale dell’acqua a Gaza è scesa da 91,3 litri nel 2013 a 79,7 litri nel 2014. Più del 97% dell’acqua della Striscia non è conforme agli standard dell’Organizzazione mondiale della Sanità per quanto riguarda l’acqua potabile.

L’inchiesta è stata effettuata sia dal dipartimento di statistica centrale palestinese sia dall’Autorità per l’acqua palestinese e diffusa il 22 marzo, Giornata mondiale dell’Acqua. Si rivela che la popolazione di Gaza riceve il livello minimo raccomandato dalla stessa organizzazione che è di 100 litri di acqua al giorno per persona.

L’esercito israeliano controlla le fonti principali di acqua nella zona e impedisce ai palestinesi l’accesso a tali risorse. Le pratiche israeliane impediscono anche la creazione di stazioni per il trattamento delle acque reflue, afferma il rapporto.

Viene anche sottolineato che i palestinesi devono comprare l’acqua dalla Mekorot, compagnia idrica israeliana. L’acqua acquistata ha raggiunto i 63,5 milioni di metri cubi nel 2014, con una percentuale del 18,5% dell’acqua disponibile.

Traduzione di Marta Bettenzoli