A Dayr Al-Balah si registra il più alto tasso di disoccupazione di Betlemme

Imemc. L’ufficio centrale di statistica palestinese “PCBS” ha pubblicato i risultati dell’indagine sulla forza lavoro del 2019, da cui emerge che, nello stesso anno, il tasso di disoccupazione tra i partecipanti alla forza lavoro in Palestina era pari al 25%, mentre il sottoutilizzo totale del lavoro era al 33%.

Mediante gli ultimi standard ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) revisionati durante la 19esima Conferenza internazionale sulle statistiche del lavoro, erano ben 343.800 i disoccupati nel 2019, di cui 215.100 nella Striscia di Gaza e 128.700 in Cisgiordania. Il tasso di disoccupazione nella Striscia di Gaza era pari al 45% rispetto al 15% in Cisgiordania, mentre il tasso di disoccupazione per gli uomini in Palestina era del 21% rispetto al 41% per le donne.

Il sottoutilizzo totale del lavoro ha riguardato 487.400 persone, di cui 73.100 in cerca di lavoro e 20.500 nella sottoccupazione legata al tempo.

Il Governatorato di Betlemme ha registrato il più alto tasso di disoccupazione in Cisgiordania pari a circa il 23%, seguito dal governatorato di Jenin con il 22% mentre i governatorati di Gerusalemme e Qalqiliya hanno registrato la percentuale più bassa. Nel caso della Cisgiordania si è registrato circa il 7%, nel Governatorato di Dayr Al-Balah il 52%, ovvero il più alto tasso di disoccupazione, seguito poi da Khan Yunis che è circa del 49%. A Gaza invece si è riscontrato il tasso più basso, pari al 41%.

Il più alto tasso di disoccupazione si riscontra tra i giovani laureati.

Tra i giovani laureati (19-29  anni) in possesso di diploma associato e superiore si è verificato un tasso di disoccupazione pari al 52% (il 68% per le donne rispetto al 35% per gli uomini).

Un grande divario nel tasso di partecipazione alla forza lavoro tra uomini e donne.

Nel contesto della forza lavoro, circa 7 uomini su 10 lavorano, mentre solo 2 donne su 10. Si è verificato un aumento del tasso di partecipazione delle donne tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, dove le percentuali sono rispettivamente del 19% e del 17%.

Il numero di partecipanti al mercato del lavoro nel 2019 era di circa 61 mila, di cui 32 mila in Cisgiordania e 29 mila nella Striscia di Gaza.

Il numero di occupati nel mercato locale è aumentato tra il 2018 e il 2019.

Il numero di occupati nel mercato locale è passato da 827 mila nel 2018 a 877 mila nel 2019, con un rispettivo aumento dell’8% in Cisgiordania e del 3% nella Striscia di Gaza.

Il settore dei servizi, insieme a quello dell’istruzione e della salute, ha fornito localmente più opportunità di lavoro: la percentuale di occupazione era pari a più di un terzo in Cisgiordania rispetto a più della metà nella Striscia di Gaza.

I dipendenti lavoravano mediamente a settimana per 44,1 ore in Cisgiordania, mentre per 36, 6 ore nella Striscia di Gaza. Per quanto riguarda i giorni di lavoro invece, si parla rispettivamente di 22,8 e 22,7 giorni.

133 mila impiegati in Israele e negli insediamenti israeliani nel 2019

Nel 2019 il numero di occupati in Israele e negli insediamenti israeliani era di circa 133 mila, e la maggior parte di questi (il 71%) aveva un permesso, a dispetto del restante 20%  che non lo possedeva, mentre il 9% disponeva di una carta d’identità israeliana o di un passaporto straniero. Il numero di occupati negli insediamenti israeliani è stato di 23 mila nel 2019 rispetto ai 22 mila dell’anno precedente.

Il settore delle costruzioni ha registrato il più alto tasso di occupazione pari al 64% nella zona presa in esame. Il salario giornaliero medio per i dipendenti in Israele e negli insediamenti israeliani è aumentato tra il 2018 e il 2019 di 11 NIS, raggiungendo i 254 NIS.

7 impiegati su 10 sono dipendenti salariati

Il 71% dei lavoratori è un dipendente salariato, il 25% è un lavoratore autonomo o un datore di lavoro, mentre il 4% è costituito da familiari non retribuiti

Circa la metà degli impiegati nel settore privato è assunto senza alcun contratto

Il 48% dei lavoratori dipendenti nel settore privato è assunto senza alcun contratto e il 29% dei lavoratori dipendenti contribuisce a un fondo pensione. Al contrario, meno della metà dei lavoratori dipendenti donne (48%) ha pagato il congedo di maternità.

Il 30% dei lavoratori dipendenti nel settore privato ha ricevuto meno del salario minimo (1.450 NIS) in Palestina

Si è registrato un calo dei salari nel settore privato  in Cisgiordania dal 12% al 10% tra il 2018 e il 2019, mentre, nello stesso periodo, la percentuale nella Striscia di Gaza è aumentata dal 72% all’80%.                                 

Il divario nel salario mensile minimo rimane elevato tra la Cisgiordania e la Striscia di Gaza: 660 NIS nella Striscia di Gaza rispetto a 1.038 NIS in Cisgiordania.

 Alta percentuale di lavoro minorile in Cisgiordania rispetto alla Striscia di Gaza

Il 3% dei bambini di età compresa tra i 10 e i 17 anni lavora, più precisamente il 4% in Cisgiordania e l’1% nella Striscia di Gaza.

Traduzione per InfoPal di Rachele Manna