A luglio 6 Palestinesi uccisi e 200 feriti

13729162_10155063404560760_3291163995241314617_nRamallah–Quds Press. Secondo dati palestinesi ufficiali, lo scorso luglio sono morti 6 cittadini palestinesi, tra cui un bambino, dopo essere stati aggrediti e colpiti a fuoco dall’occupazione israeliana.

Il Centro Studi Abdullah Hourani (ente per i diritti umani dell’OLP) ha dichiarato che dallo scoppio dell’intifada (inizi ottobre 2015), sono 230 i morti palestinesi, tra cui 53 bambini.

Nella Cisgiordania occupata, l’occupazione ha, inoltre, ferito 200 palestinesi e arrestato circa 540 cittadini, tra cui decine di bambini.

Nel rapporto mensile sulle violazioni israeliane perpetrate ai danni del popolo palestinese, il Centro Studi ha dichiarato che le forze dell’occupazione continuano a detenere i corpi di 14 martiri nelle proprie celle frigorifero.

Il rapporto ufficiale sostiene che lo Stato di occupazione persegue ancora una politica sistematica volta a ebraicizzare Gerusalemme in numerosi modi e con diverse leggi arbitrarie che mirano a colpire la terra, l’uomo e il culto.

Le forze di occupazione, sempre secondo il rapporto, stanno per dare avvio a un enorme progetto per ebraicizzare la Babel Jadid, nella Città Vecchia di Gerusalemme, sotto lo slogan“sviluppo della regione”.

Il rapporto ha inoltre evidenziato che gli addetti dell’autorità delle antichità israeliana hanno distrutto quattro tombe a Babel-Rahma (a est della moschea di al-Aqsa), e che l’occupazione ha costretto un gerosolimitano di Silwan ad abbattere la sua stessa casa.

Il comitato per la progettazione e la costruzione del Comune dell’occupazione a Gerusalemme ha ratificato un piano di costruzione di migliaia tra insediamenti, esercizi commerciali e alberghi, lungo la tranvia di Gerusalemme.

“Le autorità di occupazione hanno approvato gare d’appalto per la costruzione di 2104 unità abitative, la maggior parte delle quali a Gerusalemme e dintorni”.

Il governo di occupazione ha approvato un piano dal valore di 13 milioni di dollari, destinato a finanziare l’insediamento “Kiryat Arba”, e un villaggio di colonie all’interno di Hebron, oltre alla costruzione di stanze di pietra davanti alla moschea Ibrahimi.

Secondo il rapporto, le forze di occupazione pianificano di legalizzare retroattivamente gli insediamenti a Horsh Yaron, nei pressi di Ramallah.

Infine, il rapporto riporta che lo scorso mese le autorità di occupazione hanno distrutto 56 tra case e impianti in Cisgiordania e a Gerusalemme occupata, precisamente 29 case e 27 edifici adibiti ad attività commerciali, agricole e industriali.

Traduzione di Patrizia Stellato