Abbas: siamo pronti a creare lo stato palestinese sul 22% delle terre del mandato

MemoIl presidente dell’Autorità Palestinese (Anp) Mahmoud Abbas ha chiesto alla comunità internazionale di costringere Israele a rispettare i suoi obblighi di legge riguardo alle risoluzioni internazionali, dicendo che è pronto a istituire uno stato palestinese solo sul 22 per cento della Palestina storica.

L’osservatore permanente dello Stato della Palestina all’ONU, Riyad Mansour, ha parlato a nome di Abbas nella riunione straordinaria del Comitato per l’esercizio dei diritti inalienabili del popolo palestinese in occasione della Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo palestinese.

L’agenzia Anadolu ha riferito che la dichiarazione include la disponibilità dell’Anp a risolvere il conflitto con Israele in conformità con le risoluzioni internazionali e a creare uno stato palestinese soltanto sul 22 per cento della Palestina storica con Gerusalemme Est come capitale.

La dichiarazione ha anche affermato che come parte della risoluzione, si dovrebbe trovare una giusta soluzione per i rifugiati in conformità con le risoluzioni delle Nazioni Unite.

“È giunto il momento di trovare la volontà politica per lavorare seriamente al raggiungimento dei diritti inalienabili del popolo palestinese, compresa l’indipendenza dello Stato palestinese sulle basi del 1967”, ha detto Mansour.

Aggiungendo: “Lo Stato della Palestina, attraverso il gruppo arabo, aveva presentato un progetto di risoluzione al Consiglio di sicurezza per fissare una data per la fine dell’occupazione israeliana”.

“Lo Stato della Palestina continua ad agire con la massima responsabilità per servire la sua gente e rispettare i suoi obblighi legali e gli impegni internazionali. E’ rimasto disponibile per decenni a raggiungere una soluzione del conflitto, nonostante diminuiscano le speranze e ci sia una situazione di pericolo; mantiene il suo impegno per la soluzione a due stati”.

Abbas ha chiesto di bloccare tutte le misure di ebraicizzazione di Gerusalemme Est e le azioni volte a modificare l’identità cristiana e islamica palestinese della Città Santa e di astenersi da tentativi di dividere la moschea di al-Aqsa.

La riunione straordinaria si è svolta durante la Giornata Internazionale, osservata ogni anno il 29 novembre per ricordare la data del 1947, quando l’Assemblea Generale adottò una risoluzione che divideva la Palestina in due stati, uno arabo e uno ebraico.

Traduzione di Edy Meroli