Ad aprile, 13 violazioni da parte di Israele nei confronti di giornalisti

Imemc e Wafa. Di Tareq Astal. Ad aprile sono state registrate 13 violazioni da parte delle forze di occupazione israeliane nei confronti di giornalisti nei Territori palestinesi.

Nel rapporto mensile sulle violazioni di Israele a danno degli operatori dell’informazione in Palestina, pubblicato il 9 maggio, si dichiara che 11 giornalisti sono stati feriti da proiettili di metallo rivestiti in gomma, proiettili letali e candelotti lacrimogeni, sparati dai soldati israeliani; altri hanno subito percosse. Un giornalista è stato detenuto e ad un altro sono stati confiscati gli strumenti di lavoro.

Il 3 aprile il Tribunale distrettuale di Gerusalemme ha respinto un ricorso di scarcerazione, presentato da Mustafa Kharouf, un fotografo dell’agenzia di notizie turca Anadolu, e lo ha trattenuto in prigione fino al 5 maggio, data in cui era prevista la sua espulsione in Giordania. L’avvocato di Kharouf ha ottenuto un’ingiunzione da parte della Corte suprema israeliana che ha bloccato la sua espulsione fino all’appello.

Il 5 aprile, le forze israeliane hanno colpito con candelotti lacrimogeni la corrispondente dell’agenzia stampa Amad, Safinaz al-Louh, e il fotografo di Noor News, Mohammad Issa, mentre stavano documentando le proteste della Marcia del Ritorno, ad est della Striscia di Gaza.

Il 10 aprile, le forze israeliane hanno fatto irruzione nell’abitazione di Ra’ed al-Sharif, a Hebron, chiudendo la famiglia in una stanza, prima di ispezionare casa e danneggiarne gli interni.

Il 12 aprile, le forze israeliane hanno colpito all’addome, con un proiettile rivestito di gomma, il fotografo e corrispondente del giornale Filistin al-Hadath, Ahmed al-Zurei  mentre stava documentando le proteste ad est di al-Bureij, nella Striscia di Gaza centrale.

Il 19 aprile, il fotografo freelance Abdel Rahim al-Khatib, è stato colpito sul fianco sinistro con un proiettile rivestito in gomma, e il fotografo Reuters Bassam Massoud è stato raggiunto da una granata lacrimogena dietro all’orecchio sinistro. Analoga dinamica ha ferito il giornalista radiofonico di Watan, Mohammad al-Louh, ed il fotografo freelance Mahmoud Badr al piede sinistro, e Ahmad Washah in testa, mentre si occupavano delle proteste nella zona orientale della Striscia di Gaza.

Lo stesso giorno, il fotografo di Xinhua, Nidal Shtayeh e il fotografo di  Wafa, Ayman Noubani sono stati colpiti sui fianchi da proiettili rivestiti in gomma, mentre stavano seguendo le azioni repressive dell’esercito israeliano nelle proteste settimanali a Kufr Qaddoum, ad est di Qalqilia, nel nord della Cisgiordania.

Il 26 aprile, le forze israeliane hanno sparato al piede destro del fotografo dell’agenzia stampa Shihab, Ramadan al-Sharif, mentre stava documentando le proteste ad est di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

Traduzione per InfoPal di Laura Della Ciana