Aggiornamenti dalle prigioni dell’occupazione israeliana

Cisgiordania – InfoPal. All’alba di oggi i soldati d’occupazione israeliani hanno invaso Jenin, a nord della Cisgiordania occupata, prendendo d’assalto la casa di Bassam as-Sa’adi, leader del Jihad Islamico attualmente in una prigione dell’occupazione israeliana.

La famiglia di as-Sa’adi è stata costretta ad evacuare l’abitazione e, quando tutti, donne e bambini compresi, sono scesi in strada, i militari hanno demolito la casa.

As-Sa’adi è un leader di spicco del Jihad in Cisgiordania, ha un lungo trascorso di prigionìa in Israele mentre, alla scadenza dell’ultima condanna di cinque anni di detenzione, Israele lo ha relegato alla detenzione amministrativa (senz’accusa e prorogabile ad oltranza, ndr).
I suoi due figli, Ibrahim e ‘Abdel Karim, sono stati assassinati dai soldati israeliani.

Tre palestinesi sono stati arrestati oggi da Israele a Qalqiliya. Si tratta di Ibrahim Khader, di 56 anni, e dei due figli; ‘Asef e Samed, rispettivamente di 28 e 30 anni.
I palestinesi stavano lavorando nei campi di proprietà adiacenti all’insediamento illegale israeliano di Gil’ad, quando sono stati aggrediti dai coloni. L’episodio si è concluso con il loro arresto.

Sciopero della fame. Il ministro per gli Affari dei Prigionieri informa che sono 25 i detenuti tra i penitenziari israeliani di Megiddo, Shatta e Nafhah in sciopero della fame in solidarietà ad Hana’ ash-Shalabi, detenuta in precarie condizioni di salute per il prolungato sicopero e attualmente in una clinica, ma anche contro le reiterate violazioni israeliane all’interno delle prigioni.

I detenuti palestinesi scioperano contro il divieto di ricevere visite dei familiari, in vigore ormai da anni, contro la negligenza medica (è di oggi anche la notizia del peggioramento dello stato di salute di un altro detenuto palestinese), contro perquisizioni e raid nelle celle e le punizioni collettive con la negazione del Diritto allo Studio o l‘imposizione di multe.

Decisioni giudiziarie. E’ stata respinto l’appello contro la detenzione amministrativa nei confronti di Ahmed al-Hajj, anziano deputato palestinese (72 anni) al 9° giorno di sciopero della fame contro l’arbitrarietà di arresto e detenzione.

“Il deputato palestinese è stato ascoltato appena due minuti in tribunale”, riferiscono da Tadamon, organizzazione che segue il caso.

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