Ahmad, vittima di un incendio doloso israeliano: “Perché sono stato bruciato?”

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Gerusalemme-PIC. “Perché sono stato bruciato? Dov’è la mia famiglia?” sono state le prime parole mormorate dal bambino di 4 anni vittima di un incendio da parte di un gruppo di israeliani, dopo che il suo stato di salute ha avuto un leggero miglioramento.

Il fratello di Ahmad, di 18 mesi, è morto, arso vivo dopo che dei vandali israeliani hanno appiccato un incendio nella loro casa di Duma. Suo padre è morto qualche giorno dopo, in seguito alle ferite riportate, nell’ospedale di Soraka a Beersheba.

“Perché sono stato bruciato? Perché sono in questo letto?”, ha chiesto Ahmad a suo nonno. Ahmad continua a chiedermi di chiamare suo padre perché lo venga a prendere e lo riporti a casa”, ha detto il nonno.
“Voglio tornare a casa? Dov’è il mio fratellino? Dov’è mia madre?”, il nonno riporta le parole del piccolo con le lacrime agli occhi.
Sia Ahmad che la madre sono stati sottoposti ad un intervento chirurgico alla pelle. I medici affermano che le loro condizioni cliniche sono ancora critiche malgrado qualche miglioramento registrato da Ahmad.
Il nonno ha chiesto l’immediato arresto dei vandali israeliani colpevoli dell’incendio e un altrettanto immediato processo contro di loro.

Traduzione di Domenica Zavaglia