Quds Press e PIC. “La normalizzazione tra alcuni paesi arabi e l’entità sionista non è altro che un’altra faccia dell’occupazione”, ha affermato Akram Al-Aldouni, Segretario Generale della Coalizione internazionale di sostegno a Gerusalemme e alla Palestina.
“Il progetto sionista che ha occupato la Palestina mirava fin dall’inizio a penetrare i regimi arabi che hanno paura in quanto regimi sconfitti che temono per il loro trono”, ha continuato Al-Akrami in una dichiarazione rilasciata a Quds Press, insistendo sul fatto che questa normalizzazione, in aggiunta all’occupazione, altro non è che un crimine e un alto tradimento. “È una pugnalata alle spalle del popolo palestinese e dei popoli della Nazione”.
Al-Adouni ha avvertito delle pericolose ripercussioni derivanti dalla normalizzazione il cui obiettivo è la divisione spaziale e temporale della moschea al-Aqsa, nel quadro del cosiddetto “accordo del secolo” israeliano-americano volto a liquidare la questione palestinese e i diritti legittimi del popolo palestinese, dando ai coloni estremisti l’opportunità di potenziare le loro invasioni dissacranti nella moschea benedetta.
“Per noi Gerusalemme rappresenta la questione centrale e fondamentale, è in cima alle nostre priorità” dichiara Al-Adouni facendo riferimento al ruolo assunto dalla Coalizione internazionale di sostegno a Gerusalemme e alla Palestina nei confronti della questione palestinese. “Mettiamo in risalto i pericoli affrontati da Gerusalemme e dalla moschea Al-Aqsa a causa della politica israeliana di ebraicizzazione e i tentativi di divisione spaziale e temporale”.
Spiega, infine, che la maggior parte dei popoli arabi “rifiuta e condanna la normalizzazione con il nemico israeliano occupante, confermando così che la posizione del popolo della nostra Nazione è una posizione autentica che non dipende da quelle misure che deviano dal nostro pensiero, credo, religione e dalla natura della lealtà, dell’alleanza e della fedeltà”.
Traduzione per InfoPal di Domitilla Luciani