Al-Barghouthi: la comunità internazionale punisca Israele per il regime di apartheid imposto ai palestinesi.

Il deputato Mustafa al-Barghouthi, segretario generale dell’Iniziativa Nazionale palestinese ed ex ministro dell’Informazione nel governo di unità nazionale, ha invitato una delegazione della Chiesa anglicana composta da capi di Stato e di governo, ministri ed ex ministri, deputati europei, intellettuali, ad attivarsi in una campagna internazionale per boicottare e punire Israele e obbligarla a fermare i crimini contro il popolo palestinese.

Al-Barghouthi ha illustrato le pratiche con cui Israele tenta di privare la questione palestinese della legittimità e il popolo della sua umanità, inoltre "cerca di far passare se stessa come vittima del conflitto in corso, mentre la vera vittima è il popolo palestinese".

Il parlamentare ha poi spiegato che le politiche israeliane hanno superato ogni limite: aggressioni contro i cittadini, apartheid e posti di blocco (543 fissi e 610 mobili) – utilizzati dai soldati di occupazione come centri di "maltrattamento" dei cittadini palestinesi.

Al-Barghouthi ha sottolineato che l’apartheid è creato dal Muro di separazione e dai suoi cancelli, presso i quali viene bloccato il transito dei cittadini e il collegamento tra l’abitazione, il posto di lavoro, i servizi sanitari, le scuole. I palestinesi sono costretti a chiedere un permesso speciale per poter passare.

L’ex ministro ha inoltre mostrato un video nel quale appare una soldatessa israeliana che aggredisce tre bambini palestinesi e sputa loro addosso, alla fine impedisce loro di attraversare il passaggio e li rimanda indietro. Questo è accaduto pochi giorni fa, al cancello Ras Atiyyah, a Qalqilyah.

Al-Barghouthi ha dichiarato che esiste "un piano programmato per maltrattare i palestinesi ai checkpoint militari. Contro i soldati israeliani non viene avviata alcuna pratica legale. Nessuno chiede loro conto di nulla".

Ha poi mostrato le fotografie che dimostrano l’utilizzo dei civili come scudi umani da parte dell’esercito di occupazione israeliana. Al-Barghouthi ha confermato che le pratiche israeliane nei territori palestinesi fanno parte di un piano razzista contro un intero popolo. E ha illustrato le attività coloniali, l’ultima delle quali, è l’inizio della costruzione di un nuovo insediamento nei territori al-Mazre al-Qabaliyah e un’altra colonia nei territori di Artas, a Betlemme.

Barghouthi ha chiarito che dalla firma degli accordi di Oslo, dal 1993 a oggi, Israele ha costruito 92 nuove colonie, e ha invitato il governo palestinese ad assumersi le proprie responsabilità e a opporsi a tali pratiche.

E ha aggiunto che "quanto sta accadendo è isolare più del 50% del totale della Cisgiordania dal resto della Palestina e impedire agli abitanti di raggiungere la maggior parte dei territori".

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