Ancora a rischio di morte la famiglia al-Dawabsha

Ramallah-Ma’an. I genitori e il fratello del palestinese di 18 mesi morto bruciato vivo durante un attacco incendiario, venerdì, sono ancora in condizioni critiche, secondo quanto affermato dal ministro della Sanità dell’Autorità palestinese.
Jawad Awwad ha affermato in una dichiarazione che le vite della madre e del padre, Riham e Saad al-Dawabsha, così come quella dell’altro figlio di quattro anni, Ahmad, sono ancora a rischio.
Riham e Saad non hanno mostrato alcun progresso, sebbene Ahmad sia lievemente migliorato.
Awwad ha affermato che Saad ha un’ustione che copre l’80 percento del corpo, mentre sua moglie Riham ha un’ustione di 3 grado sul 90 percento del corpo, e ha aggiunto che i due pazienti sono sempre in terapia intensiva.
“Il ministero della Sanità Palestinese farà del suo meglio per poter salvare le loro vite – ha affermato Awwad -, e terrà i media aggiornati sulle condizioni della famiglia”.
Riham e suo figlio Ahmad sono sotto trattamento nell’ospedale Tel HaShomer, a Tel Aviv, mentre il padre riceve le cure nel Centro Medico Soroka, a Beersheba, a sud di Israele.
Il figlio più piccolo della famiglia, Ali Saad Dawabsha, di 18 mesi, è stato ucciso durante l’attacco incendiario effettuato da coloni israeliani, nella mattina di venerdì, contro la loro casa nel villaggio di Duma, in Cisgiordania, a sud di Nablus.
Da quanto riferito, i coloni israeliani hanno sfondato le finestre di due case del villaggio, prima di lanciarvi all’interno liquidi infiammabili e molotov, uccidendo il piccolo, che era rimasto intrappolato dentro la casa, e ferendo gravemente gli altri membri della famiglia. 
Il crimine ha suscitato un’indignazione internazionale, con diversi osservatori che hanno sottolineato che gli attacchi dei coloni contro la comunità palestinese sono comuni e spesso non vengo puniti dalle autorità palestinesi. 
Awwad ha affermato, sabato, che il presidente Mahmoud Abbas ha incaricato il suo ministero di fornire tutto il supporto possibile alla famiglia rimasta ferita. 
Il Ministro ha dichiarato che il presidente ha sottolineato che “dovrebbero essere trasportati verso un qualsiasi ospedale del mondo che sia in grado di salvare le loro vite e aiutarli a recuperarsi”.
I coloni israeliani sono responsabili di almeno 120 attacchi contro i palestinesi nella Gerusalemme est occupata e nella Cisgiordania, dall’inizio di quest’anno, secondo i dati dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umani. 
Tuttavia, solo l’1,9 percento delle denunce dei palestinesi contro gli attacchi dei coloni israeliani risultano in una condanna, secondo quanto riportato dal gruppo israeliano per i diritti umani Yesh Din. 
Abbas ha affermato venerdì che si rivolgerà alla Corte Criminale Internazionale (CCI) per aprire un’indagine sull’attacco, dichiarando ai giornalisti: “Stiamo già preparando la pratica da sottomettere alla CCI”.
Traduzione di F.H.L.