Appello per la liberazione del direttore dell'Associazione Nafha.

Care tutte e tutti,

 

il 2 Agosto Mohammad Bsharat, Direttore Esecutivo dell’Associazione Nafha Society for Defense of Prisoners and Human Rights, di Nablus, è stato arrestato e detenuto nel centro di detenzione di Huwara, senza alcun mandato di arresto. Nonostante non ci siano accuse contro di lui, il periodo di detenzione è stato nuovamente prolungato il 12 e successivamente il 19 Agosto e il 26 Agosto gli è stata imposta la detenzione amministrativa. Secondo il suo avvocato, Fares Abu-el-Hasan, Bsharat è stato interrogato soltanto in merito alle attività che lui e la sua associazione portano avanti a sostegno dei prigionieri palestinesi e in difesa dei diritti umani nelle carceri israeliane. Nafha è infatti una ong legalmente riconosciuta e registrata dall’Autorità palestinese e fa parte della Coalizione Unita contro la Tortura, una coalizione composta da diverse Ong palestinesi, israeliane e internazionali.

E’ importante quindi   raccogliere l’appello (sotto riportato) lanciato dalla Federazione Internazionale per i Diritti Umani e dall’Organizzazione Mondiale contro la Tortura, inviando lettere di protesta alle autorità e al Governo Israeliano, e anche all’Ambasciata di Israele in Italia, affinché Bsharat venga rilasciato al più presto.   Di seguito troverete anche gli indirizzi ai quali inviare le lettere di protesta.  

Un abbraccio

 

Luisa Morgantini

APPELLO URGENTE REDATTO DALL’OSSERVATORIO PER LA PROTEZIONE DEI DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI

Israele – 30 Agosto  2007

L’Osservatorio per la Protezione dei Difensori dei Diritti Umani, programma congiunto tra FIDH (Federazione Internazionale Diritti Umani e della OMCT (Organizzazione Mondiale contro la Tortura)  richiede un intervento urgente in merito alla seguente situazione in Israele.

 Descrizione della situazione:

 

L’Osservatorio ha ottenuto da fonti affidabili, tra cui le associazioni Adalah, Al-Haq, Defence for Children International – Sezione palestinese (DCI-PS) e il Comitato Pubblico contro la tortura in Israele (PCATI) la notizia riguardante la detenzione arbitraria di Mohammad Bsharat, Direttore Esecutivo di “The Nafha Society for the Defence of Prisoners and Human Rights” di Nablus.

Secondo le informazioni ricevute, il 2 Agosto 2007 a notte fonda, i soldati dell’Esercito Israeliano hanno arrestato Mr. Mohammad Bsharat senza alcun mandato di arresto, nella città di Nablus. E’ stato poi detenuto e interrogato nel centro di detenzione di Huwara, a Nablus, che è conosciuto per le deplorevoli condizioni di detenzione. Da allora, nessuna accusa è stata avanzata contro Bsharat. Secondo il suo avvocato, è stato interrogato in merito alle sue attività sui diritti umani.

Il 12 di Agosto e successivamente il 19, il periodo di detenzione di Bsharat è stato prolungato.  Nel corso dell’ultima udienza tenutasi lo scorso 26 Agosto, la corte militare di Salem ha ordinato per Bsharat la detenzione amministrativa, senza specificare la sua esatta durata e senza fornire alcuna ragione ufficiale. L’Osservatorio intende ricordare che secondo la legge Israeliana, lo status di detenzione amministrativa nega ai detenuti ogni diritto civile e politico.  Quindi, le autorità non devono accusare il detenuto, né processarlo.

Legalmente riconosciuta e registrata  dall’Autorità palestinese nel 2006, Nafha è una delle diverse ONG che rappresentano i prigionieri palestinesi nelle corti Israeliane, sostenendoli nelle prigioni israeliane e nei centri di detenzione. Nafha lavora con i prigionieri rilasciati per facilitare il loro reinserimento nella vita quotidiana e offre alle famiglie dei detenuti, in particolare ai loro figli, supporto psicologico e sociale.

L’Osservatorio esprime una profonda preoccupazione in merito alla arbitraria detenzione di Mohammad Bsharat, dal momento che essa sembra avere come unico scopo quello di punire le sue attività riguardanti la difesa dei diritti umani. Inoltre L’osservatorio teme per la sua integrità fisica e psicologica, dal momento che Bsharat soffre di ipersensibilità  cronica e spasmi renali, che sono il risultato di calcoli renali e non viene sottoposto a cure mediche appropriate.

L’Osservatorio ricorda che Israele deve conformarsi alla Dichiarazione sui Difensori dei Diritti Umani delle Nazioni Unite adottata dall’Assemblea Generale ONU il 9 Dicembre 1998, in particolare all’articolo 1, che dichiara che “ogni persona ha il diritto, individualmente o insieme a  altri, di promuovere e lottare per la protezione e la realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali a livello nazionale e internazionale”, all’articolo 9.3 che stabilisce che “ogni persona ha il diritto, individualmente o insieme a altri di offrire o fornire assistenza legale professionalmente qualificata o qualsiasi altro tipo di sostegno e assistenza pertinenti, nelle attività di difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali” e l’articolo 12.1 (“ogni persona ha il diritto, individualmente o insieme a altri, di partecipare a attività pacifiche contro le la violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali”).

 Si richiedono le seguenti azioni: 

 

Scrivere alle autorità in Israele richiedendo loro di:

 

1. garantire in qualsiasi circostanza l’integrità fisica e psicologica di Mr Mohammad Bsharat;

 

2. rilasciare Mohammad Bsharat dal momento che la sua detenzione è arbitraria in quanto mirata a punire le sue attività in difesa dei diritti umani;

3. assicurare che riceva delle cure mediche adeguate;

 

4. mettere fine a ogni tipo di sopruso contro coloro che difendono i diritti umani in Israele;

 

5. attenersi a quanto stabilito dalla Dichiarazione sui Difensori sui Diritti Umani delle Nazioni Unite, adottata dall’Assemblea Generale il 9 Dicembre 1998, in particolare agli articoli sopra menzionati 1, 9.3.c e 12.1;

 

6. più in generale assicurare in qualsiasi circostanza il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali in accordo con la Dichiarazione Universale dei diritti umani e con gli strumenti riguardanti i diritti umani internazionali, ratificati da Israele.

 

 

Indirizzi ai quali inviare lettere di protesta:

 

  • Mr. Ehud Olmert, Prime Minister, Office of the Prime Minister, 3 Kaplan Street, PO Box 187, Kiryat Ben-Gurion, Jerusalem 91919, Israel. Fax: + 972 2 651 2631 / 02-670-5475, E-mail: rohm@pmo.gov.il, pm_eng@pmo.gov.il

  • Mr. Tzipi Livni, Minister, of Foreign Affairs, Ministry of Foreign Affairs,
    9 Yitzhak Rabin Boulevard

    , Kiryat Ben-Gurion, Jerusalem 91035, Israel. Fax: +972 2 628 7757 / +972 2 628 8618 /   + 972-2-5303367. Email: sar@mfa.gov.il

  • Mr. Daniel Friedmann, Minister of Justice, Ministry of Justice, 29 Salah al-Din Street, Jerusalem 91010, Israel. Fax: + 972 2 628 7757 / + 972 2 628 8618 / + 972 2 530 3367. Email: sar@justice.gov.il / tifereth@justice.gov.il

  • Ambassador Itzhak Levanon, Permanent Mission of Israel to the United Nations in Geneva, Avenue de la Paix 1-3, CH-1202, Geneva, Switzerland, E-mail: mission-israel@geneva.mfa.gov.il, Fax: +41 22 716 05 55

  • Ambassador Stefan Gohanneson, Embassy of Israel in Brussels, 40 avenue de l’Observatoire, 1180 Uccle, Belgium, Fax: + 32 2 373 56 17, Email: brussels@israel.org

 

Scrivere anche all’Ambasciata Israeliana in Italia : Amb. Ghideon Meir – Ambasciata di Israele in Italia – Via M. Mercati 12/14 – 00197 Roma – Fax +39. 06.36198555, Email: amb-sec@roma.mfa.gov.it

 

Le adesioni e le informazioni delle azioni intraprese possono essere inviate a:

 

appeals@fideh-omct.org

Tel and fax FIDH + 33 (0) 1 43 55 20 11 / +33 1 43 55 18 80

Tel and fax OMCT + 41 (0) 22 809 49 39 / + 41 22 809 49 29

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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