As-Sarsak: Pchr accoglie con favore le dichiarazioni del presidente FIFA

PCHR – Centro Palestinese per i Diritti Umani

Comunicato stampa

13 giugno 2012

Il Pchr ha accolto favorevolmente le dichiarazioni del presidente della FIFA in solidarietà al calciatore della nazionale palestinese Mahmoud as-Sarsak

E’ con favore che Pchr ha accolto la dichiarazione rilasciata dal Presidente della FIFA, Sepp Blatter, il quale critica la detenzione di as-Sarsak da parte di Israele.

Nel suo insistente appello alla Federazione Calcistica d’Israele (IFA), come riportato sul sito martedì 12 giugno, Blatter ha espresso profonda preoccupazione per l’illegale detenzione del giocatore di calcio palestinese. Blatter ha invitato l’IFA a sottoporre il caso all’autorità israeliana competente.

As-Sarsak, 25 anni, proviene dal campo profughi di Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Fu arrestato dalle forze d’occupazione israeliane il 15 giugno 2009 presso il valico di Beit Hanoun (Erezt), mentre stava andando in Cisgiordania per raggiungere la sua nuova squadra, il Balata Sports Club, a Nablus.

Da allora, as-Sarsak è stato detenuto in qualità di “combattente illegale” nella prigione di Negev, in Israele. Il detenuto è in sciopero della fame a oltranza dal 19 marzo 2012 contro la sua detenzione senza processo, contro la detenzione in isolamento e la negazione del suo diritto di ricevere visite dai familiari. A causa di questo prolungato sciopero della fame, il suo stato di salute si è seriamente aggravato. As-Sarsak avrebbe perso 30 Kg di peso e sverrebbe di frequente. La pressione è molto bassa e, inizialmente, era stato trasferito nella clinica del carcere di Ramle, struttura priva dell’attrezzatura adeguata per fornirgli i trattamenti di cui as-Sarsak ha bisogno.

Martedì 12 giugno 2012, il Direttore di Pchr, Raji Sourani, si era rivolto al presidente della FIFA Sepp Blatter: “La esortiamo a utilizzare tutti i mezzi disponibili e a contattare le autorità israeliane competenti per salvare la vita di as-Sarsak e aiutarlo a ritornare di nuovo sul campo di calcio”.

“La sua voce sarà un messaggio di speranza per migliaia di persone nel mondo che credono che lo sport, e il calcio in particolare, possa contribuire a garantire la dignità umana”, ha aggiunto Sourani.

Traduzione per InfoPal a cura di Giovanna Zagami