Ashrawi: “Il discorso di Netanyahu è una cortina, una nube che nasconde bugie e inganni”

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Imemc. La Dott.ssa Hanan Ashrawi, membro del Comitato esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), ha dichiarato nella giornata di venerdì 2 ottobre, che il discorso tenuto all’ONU dal primo ministro Benjamin Netanyahu è ingannevole , manipolatorio e basato su falsità.
In un comunicato stampa, Ashrawi ha affermato che i tentativi di Netanyahu di presentare Israele come una vittima e di gettare la colpa unicamente sui Palestinesi, mostra solamente il suo fallimento sociale, morale e delle politiche legali.
Inoltre ha detto che il primo ministro israeliano, “sta tentanto di presentare Israele come un paese che combatte il terrorismo e che difende le nazioni del mondo, ma in realtà questo paese occupa e opprime un’intera popolazione”, sottolineando che, “i Palestinesi continuano a vivere sotto occupazione, affrontando continui crimini e violazioni”.
Il funzionario palestinese ha aggiunto che il discorso di Netanyahu era incentrato sul dossier iraniano, criticando l’accordo internazionale che ha impedito la guerra con l’Iran. Ha sottolineato che Netanyahu esige continuamente un riconoscimento ufficiale palestinese di Israele come stato ebraico e persiste su politiche che porteranno solamente ad un incremento della violenza e dei conflitti settari.
Ashrawi ha affermato che: “Questo discorso mostra come le arroganti politiche di Israele, esigendo sanzioni sull’Iran e la guerra con il paese, mentre sostiene che il programma nucleare del suo paese rimanga al di fuori di qualsiasi ispezione internazionale”, aggiungendo che: “Israele continua la sua violenza e terrorismo contro i palestinesi, portando l’intera area in una guerra religiosa attraverso l’incremento di attacchi contro i siti religiosi ed in particolare contro la moschea di al-Aqsa.
Il politico palestinese ha aggiunto che Netanyahu ha porto un falso invito al presidente Mohamed Abbas per riprendere direttamente i trattati di pace, senza precondizioni, ma allo stesso tempo continua a esigere un riconoscimento di Israele come stato ebraico, oltre ad uno Stato palestinese, disarmato e frammentato, senza che ci sia alcun riconoscimento legittimo, con garanzie internazionali, dei diritti palestinesi di liberazione ed indipendenza.
“Le sue politiche hanno invalidato il processo politico, creando fatti sul campo”, ha affermato Ashrawi dicendo che Israele “continua ancora a costruire e espandere le colonie illegali nei territori palestinesi occupati oltre al persistente furto di terra e risorse naturali in modo da prevenire qualsiasi opportunità di  fondare uno Stato palestinese indipendente e senza interruzioni territoriali”.
E ha affermato anche che, secondo il giudizio di Netanyahu, rispettando e attenendosi al diritto internazionale, e che tutti gli accordi di pace firmati sono precondizioni, invece di requisiti fondamentali per un giusto e completo accordo di pace.
“La causa maggiore del terrorismo e dell’estremismo nella regione è questa continua occupazione e delle politiche illegali”, ha detto Asharawi, concludendo che “è giunta l’ora che questa occupazione finisca; che i palestinesi ottengano i loro diritti; che si fornisca loro la necessaria protezione internazionale; e che si consideri responsabile Israele dei propri crimini”.
Traduzione di Federico Seibusi