Assedio israeliano contro la Striscia di Gaza: sale a 145 il numero di malati deceduti.

Gaza – Infopal

Ieri, fonti mediche palestinesi hanno annunciato la morte di tre cittadini palestinesi malati, tra cui una bambina, a causa della mancanza di medicine e del divieto di recarsi all’estero per le cure mediche necessarie.

Rami Abduh, portavoce del Comitato Popolare contro l’Assedio, ha dichiarato che ad Asmahan Rafiq al-Jaal, 13 anni, di Gaza, affetta da cancro al cervello, le autorità israeliane hanno negato il diritto di recarsi all’estero per le cure mediche. Lo stesso diritto è stato negato anche a Zakia Mohammad Sada, 59 anni, del campo profughi al-Maghazi, malata di cuore. Nadhmiyah Muhareb Abed, 55 anni, dello stesso campo, malata di cancro, è morta per l’impossibilità di ricevere cure mediche adeguate.

Sale così a 145 il numero di malati morti a causa dell’embargo.

Undici mesi di crudele embargo e di assedio alla Striscia di Gaza hanno messo in ginocchio il sistema sanitario palestinese: mancano medicine e attrezzature mediche e chi si ammala rischia di morire per mancanza di cure adeguate e per il divieto di recarsi negli ospedali all’estero. Ricordiamo, inoltre, che durante molte operazioni di bombardamento, in particolare quelle del 2006, ma non solo, Israele ha fatto uso di "armi non convenzionali", vietate dalle leggi internazionali, che stanno causando malformazioni fetali, tumori e altre gravi patologie incurabili a causa dell’assedio. Un circolo crudele e perverso denunciato dalle organizzazioni umanitarie, ma posto sotto silenzio dai media occidentali, embedded con uno degli Stati più potenti e militarizzati del mondo.

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