InfopalGaza-InfoPal. Il governo palestinese di Gaza ha rivelato che il tasso di disoccupazione nell’enclave costiera ha raggiunto quasi il 43 per cento, mentre, i prezzi delle varie materie sono aumentati in linea con l’inasprimento dell’assedio imposto su Gaza.
Durante il suo intervento ad un programma televisivo, il sottosegretario del ministero dell’Economia del governo di Gaza, Hatem Oweida, ha fatto appello alle istituzioni internazionali e le organizzazioni per i diritti umani perché agiscano immediatamente, e in modo efficace, al fine di revocare l’assedio israeliano imposto sulla Striscia di Gaza e garantiscano l’ingresso delle merci e una circolazione regolare delle persone attraverso i valichi di frontiera, senza restrizioni o condizioni.
Ha quindi sottolineato che il suo ministero si sta impegnando per una migliore gestione della crisi causata dall’assedio e la chiusura dei valichi, per uscirne con il minimo delle perdite.
Il funzionario palestinese ha illustrato le fasi dell’assedio su Gaza, aggiungendo che la situazione è peggiorata recentemente, provocando un impatto negativo su tutti i settori produttivi nella Striscia di Gaza.
Ha quindi riferito che il prodotto interno lordo è sceso al tre per cento, crollando rispetto al 2012, quando il tasso di crescita del Pil era del 13,5 per cento. “A causa dell’assedio, la capacità del governo di reclutare nuovi laureati sarà limitata. Inoltre, gli introiti della pubblica amministrazione si sono ridotti a partire dalla metà di questo anno”, ha aggiunto.
Oweida ha affermato che la forte crescita economica degli anni passati “è avvenuta grazie alla cooperazione con l’ex amministrazione egiziana”, riferendo che la crescita graduale degli ultimi anni è stata interrotta negli ultimi mesi.
Il sottosegretario del ministero dell’Economia nazionale ha auspicato il ripristino della cooperazione economica tra la Repubblica araba d’Egitto e la Striscia di Gaza, considerando l’Egitto la profondità strategica dell’enclave costiera.