Attentato nel Sinai: i corpi consegnati da Israele all’Egitto potrebbero essere di prigionieri palestinesi

Il Cairo – InfoPal. Heba Raouf, candidato per la carica di consigliere del presidente egiziano, ha evidenziato dubbi sulla collaborazione da parte israeliana per l’attentato nel Sinai.

Rauf ha scritto sulla sua pagina personale del social network “Twitter”, martedì 7 agosto, che “la cooperazione israeliana relativa al bombardamento nel Sinai suscita delle perplessità”.

Rauf, docente di scienze politiche, ha sollevato il dubbio che i corpi consegnati dagli israeliani alle autorità egiziane, ritenuti appartenenti agli esecutori dell’attacco e uccisi dall’esercito israeliano, potrebbero essere i cadaveri di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri dell’occupazione.

“Sono convinta – ha detto – che i corpi consegnati da Tel Aviv al Cairo siano di prigionieri detenuti da Israele, o di innocenti, al fine di  coinvolgere nella questione forze o fazioni palestinesi”.

L’esercito israeliano aveva dichiarato di aver consegnato all’autorità egiziana i cadaveri di uomini armati accusati del bombardamento di una postazione militare a Rafah, uccisi dopo che il loro veicolo era stato bombardato da un mortaio dell’esercito dell’occupazione.