Il kamikaze palestinese si chiama Mohammad As-Siksik. Abitava nel quartiere Ash-Shaja’iya, a est di Gaza.
La polizia israeliane ha informato che 4 persone sono state uccise e numerose ferite nell’operazione suicida nella città di Eilata, in Israele.
Fonti israeliane hanno confermato che 4 persone sono state uccise dopo un’esplosione suicida avvenuta in un panetteria (in un primo tempo, hanno pensato a una fuga di gas), e che il cadavere dell’attentatore suicida è stato trovato tra gli altri corpi.
Le Brigate Al-Quds, ala militare del movimento del Jihad islamico, le Brigate Martiri di Al-Aqsa, ala militare di Fatah, e l’Esercito dei Credenti, hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco in territorio israeliano.
Il Jihad islamico, uno dei gruppi che hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco, si è rivolto a tutte le fazioni "affinché facciano del loro meglio per far aumentare la resistenza invece di combattersi l’uno l’altro".
Hamas, da parte sua, ha dichiarato che l’operazione è stata "una risposta naturale alle aggressioni" e che la "resistenza è un diritto legittimo dei palestinesi".
Anche le Brigate Al-Aqsa hanno dichiarato che l’operazione è "una reazione naturale alle aggressioni israeliane".
Le Brigate Al-Quds, ala militare del Jihad islamico, hanno dichiarato che l’attentatore suicida è entrato a Eilat dalla Giordania.