Avviso per i viaggiatori diretti verso gli Usa…

 

 From: U.S. Citizens for Peace & Justice – Rome

 [mailto:info@peaceandjustice.it]

 Sent: martedì 17 ottobre 2006 16.00

 To: Statunitensi per la pace e la giustizia, Roma

 Subject: bush firma il military commissions act of 2006

 

 

 Oggi, 17 ottobre 2006, Bush ha firmato il Military Commissions Act of

 2006. Di seguito una lettera al riguardo della nostra associazione. 

 

 Stephanie Westbrook

 U.S. Citizens for Peace & Justice – Rome

 info@peaceandjustice.it

 http://www.peaceandjustice.it

 Cell. 333 11 03 510 

 

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 Avviso per i viaggiatori diretti verso gli Stati Uniti 

 

 Per noi cittadini statunitensi, il giorno 17 ottobre 2006 verrà

 ricordato come un giorno nero nella storia del nostro paese, il giorno

 in cui il presidente George W. Bush ha firmato il Military Commissions

 Act of 2006. Questa nuova legge, autorizzata dal Congresso (altro

 giorno nero …), conferisce poteri senza precedenti al presidente per

 imprigionare chiunque egli dovesse ritenere un "combattente nemico

 illegale" e processarlo attraverso commissioni militari. 

 

 In conseguenza di questa legge, ci si chiede se il Ministero degli

 Esteri italiano ha in programma di diramare un avviso per i cittadini

 italiani che intendono recarsi negli Stati Uniti. Tale avviso dovrebbe

 spiegare che la nuova legge lascia al presidente decidere, secondo una

 definizione vaga ed ambigua, chi è un "combattente nemico illegale".

 Questa definizione comprende non solo chi si è impegnato in atti

 ostili contro gli Stati Uniti o i suoi co-belligeranti, ma anche chi

 intenzionalmente e materialmente sostiene tali ostilità. Le prove al

 riguardo non devono essere rese pubbliche.

  

 L’avviso dovrebbe sottolineare che i cittadini non statunitensi

 definiti come "combattenti nemici illegali" potrebbero essere

 arrestati, anche senza capi d’accusa, e imprigionati a tempo

 indeterminato. La nuova legge, infatti, elimina il diritto all’habeas

 corpus, ossia il diritto di contestare i motivi della propria

 detenzione davanti a un tribunale civile.

  

 Secondo i termini di questa legge, se e quando il detenuto viene

 processato ciò sarà attraverso una commissione militare istituita dal

 Ministro della Difesa o da altro ufficiale militare e sarà composta di

 giudici e avvocati militari. Il detenuto non godrà delle protezioni

 legali riconosciute come fondamentali nei paesi civili. Può non essere

 informato delle prove contro di sé e sono ammissibili anche le prove

 ottenute con metodi ritenuti equivalenti alla tortura. Le "tecniche di

 interrogatorio" applicabili verranno decise da Bush e non saranno rese

 pubbliche. Inoltre, la possibilità di ricorrere in appello è stata

 quasi del tutto eliminata, e gli appelli che si basano sulle

 Convenzioni di Ginevra veranno respinti.

  

 Infine, l’avviso dovrebbe ricordare ai viaggiatori che nel gennaio del

 2006 la Kellogg, Brown & Root, filiale del gruppo Halliburton, ha

 vinto un contratto per 385 milioni di dollari per costruire negli

 Stati Uniti centri di detenzione, le cui località non sono state

 rivelate, da utlizzare, come si legge in un comunicato stampa della

 KBR, per "lo sviluppo rapido di nuovi programmi".

 

  Stephanie Westbrook

 Statunitensi per la pace e la giustizia – Roma

Per approfondimenti: https://www.infopal.it/testidet.php?id=2930

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