Bahar: la conferenza del Bahrein è un crimine politico, giuridico, morale e umanitario

Gaza – PIC. Il primo vice-presidente del Consiglio legislativo, Ahmed Bahar, ha qualificato la conferenza economica del Bahrein come une “conferenza di sedizione e di complotto”, sottolineando che “costituisce un crimine politico, giuridico, morale e umanitario”.

Bahar aveva chiesto agli Stati arabi che avevano annunciato la loro partecipazione a boicottare la conferenza, nel rispetto dei sentimenti nazionali palestinesi e di non permettere all’amministrazione razzista dell’occupazione israeliana di ledere i diritti e le aspirazioni nazionali palestinesi.

In un comunicato stampa, Bahar aveva invitato il re del Bahrein a pubblicare una decisione d’urgenza per l’annullamento della conferenza economica che rappresenta l’aspetto economico dell’accordo del secolo.

“I territori arabi non dovrebbero rappresentare un serbatoio di sedizione o un luogo in cui poter cospirare sulla questione palestinese e poter liquidare e mettere fine alle legittimità della causa nazionale palestinese”, ha denunciato.

Bahar ha sottolineato che “tutti i miliardi dell’universo non potranno cancellare un atomo dei nostri diritti e delle nostre aspirazioni nazionali”.

“La causa palestinese è una questione politica e non solo umanitaria” e “ogni tentativo del governo americano e dello stato sionista e dei loro alleati di svuotare la questione palestinese del suo contenuto politico reale e di trasformarla in una questione umanitaria occultata dagli aiuti umanitari e dal soccorso in caso di fallimento non funzioneranno, questo è sicuro”, ha proseguito.

Ha dichiarato che “i popoli arabi e musulmani rifiutano e criminalizzano ogni forma di normalizzazione con l’occupazione e non accettano le posizioni di alcuni governi arabi legati al governo americano e israeliano”.

Traduzione per InfoPal di Chiara Parisi