Ban Ki-moon: ‘Occupazione e insediamenti israeliani devono essere fermati’

Betlemme – Ma'an. Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha chiesto la fine della costruzione degli insediamenti israeliani, specificando che l'occupazione della Cisgiordania e della Striscia di Gaza è “moralmente e politicamente insostenibile e pertanto, deve finire”.

Nel discorso di apertura alla riunione delle Nazioni Unite in Uruguay, a sostegno della pace in Medio Oriente, Ban Ki-moon ha chiesto a Israele di alleggerire il blocco su Gaza, sospendere la costruzione degli insediamenti in Cisgiordania, e di astenersi dall'ostacolare lo sviluppo palestinese.

Il Segretario generale Onu ha poi dichiarato che “il tempo è tutto per realizzare la soluzione dei due Stati”.

“Lo status quo è insostenibile, soprattutto in un momento in cui sono in molti nell'intera regione a perseguire la libertà e la dignità attraverso la non-violenza – sentimento condiviso pure dai palestinesi”, ha aggiunto Ban Ki-moon.

Secondo un rapporto del Centro per l'informazione delle Nazioni Unite, il leader Onu ha puntualizzato l'importanza di rispondere alla “legittima richiesta palestinese di riunificazione”.

Le manifestazioni per la riconciliazione tra i movimenti rivali di Hamas e Fatah, i quali controllano rispettivamente la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, proseguono dal 15 marzo scorso, quando migliaia di palestinesi scesero in strada.

Martedì scorso, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avvertito l'Autorità palestinese (Anp) di non finalizzare una riconciliazione con Hamas, perché questo metterebbe a repentaglio le possibilità di una pace con Israele.

I negoziati israelo-palestinesi si sono interrotti a settembre 2010 dopo il rifiuto israeliano di rinnovare la moratoria sulla costruzione degli insediamenti, malgrado le pressioni internazionali.

“Ogni azione a pregiudizio degli esiti del processo di pace deve essere fermate, e tra queste azioni è compreso il proseguimento della costruzione di insediamenti israeliani”, ha dichiarato Ban Ki-moon, che ha altresì condannato la recente escalation dei lanci di razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele, e l'attentato del 23 marzo alla fermata dell'autobus a Gerusalemme ovest.

Proprio sulla Città santa, il Segretario generale Onu ne ha chiesto la spartizione tra i due Stati:
“Bisogna trovare una soluzione con la quale Gerusalemme assurga a capitale di due Stati, Israele e Palestina, con degli accordi sui suoi luoghi sacri che siano accettati da tutti”.

Ban Ki-moon ha elogiato l'impegno dell'Anp nella creazione di istituzioni statali, nella garanzia della sicurezza in Cisgiordania e nell'aver fatto uso dei finanziamenti internazionali per raggiungere l'obiettivo dell'edificazione statale.

Nel rapporto Onu si è messo in chiaro che, nei due giorni di incontri in Uruguay, si discuterà di processo di pace, della questione degli insediamenti israeliani e del riconoscimento diplomatico dello Stato palestinese.

Negli ultimi mesi, molti stati latinoamericani, tra cui Brasile, Argentina e Uruguay, hanno riconosciuto lo Stato palestinese indipendente e sovrano.

(Foto: Ma'an News Agency).

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