Barak minaccia di attaccare di nuovo la Striscia di Gaza

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Tel Aviv. Ieri sera, venerdì, il Ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, in un’intervista al canale dieci della televisione israeliana, ha minacciato di effettuare un ulteriore, più violento attacco contro la Striscia di Gaza.

Barak ha dichiarato che, all’occorrenza, Israele sarà pronta a infliggere nuovi colpi alle fazioni della resistenza palestinese. Nel caso in cui prosegua il lancio di missili dalla Striscia di Gaza, Israele attaccherà di nuovo, benché si auguri che la tregua attuale possa reggere.

Gli organi d’informazione israeliani avevano scritto, giovedì 29 gennaio, che Israele, dopo la seduta ristretta del Consiglio dei Ministri con la partecipazione dei capi della sicurezza, avrebbe proseguito gli attacchi mirati contro le fazioni della resistenza palestinese, in risposta all’uccisione di un soldato israeliano e al ferimento di altri tre avvenuti martedì scorso. Questo allo scopo di ottenere un effetto deterrente equilibrato e d’inviare messaggi a Hamas. Secondo fonti di sicurezza israeliane, sono previste incursioni che saranno decise a tempo debito in base alle necessità.

Il sangue palestinese continua a essere una leva per far guadagnare ai partiti sionisti ulteriori voti nella campagna elettorale. Qualche giorno fa, l’attuale Ministro dei Trasporti ed ex-Ministro della Sicurezza, Shaul Mofaz, nel contesto della campagna per il suo partito “Kadima” a Sderot, ha minacciato di uccidere il capo del governo eletto palestinese, Ismail Haniyah, come anche i capi di Hamas. La stessa dichiarazione è stata fatta dai ministri degli Esteri, Tzipi Livni (Kadima), e della Difesa, Ehud Barak (Laburista).

 

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