Barghuthi: legittimare gli avamposti è una condanna a morte dello Stato palestinese

897861860PIC. Il Segretario generale dell’Iniziativa nazionale palestinese, Moustafa Barghuthi, ha affermato che l’approvazione da parte del Knesset israeliano del disegno di legge per la legalizzazione di nuovi avamposti, è una dichiarazione di guerra contro il popolo palestinese e l’idea stessa di pace.

Martedì, durante una conferenza stampa, Barghuthi ha dichiarato che permettere la confisca delle terre private palestinesi a favore dei coloni e la legalizzazione di 120 nuovi insediamenti israeliani in Cisgiordania, significa condannare a morte lo Stato palestinese.

Secondo il Segretario generale: “Tutto ciò non sorprende, dal momento che Israele è retto da un governo fascista che ha deciso di investire in apartheid e oppressione razziale e di legittimare la pratica del banditismo sull’insieme delle terre e dei beni palestinesi”.

Barghuthi (membro del Consiglio legislativo palestinese per l’Iniziativa nazionale) ha inoltre sottolineato che l’estremismo razziale che caratterizza la società israeliana continua a legittimare le politiche estremiste e razziste del governo d’occupazione.

Il Segretario generale ha invitato i Palestinesi ad adottare una strategia nazionale unica, basata sulla resistenza all’occupazione israeliana e alle sue azioni razziste, ad esigere un boicottaggio totale d’Israele e delle sue politiche, a porre fine ad ogni tipo di cooperazione con esso, e ad annunciare il fallimento del preteso compromesso di pace.

Inoltre, egli ha ugualmente invitato i paesi arabi e tutti coloro che sostengono la libertà e l’indipendenza dei Palestinesi alla necessità di boicottare, oggi più che mai, l’occupazione israeliana e d’imporre sanzioni al governo razzista ed estremista israeliano.

Il Knesset israeliano ha già approvato in lettura preliminare con 60 voti favorevoli e 49 contrari, la legge che prevede di legalizzare decine di insediamenti.

Con la ratifica della legge è autorizzata la costruzione di circa 4000 abitazioni per coloni israeliani sulle proprietà private palestinesi, la confisca di 8000 dunum (1 d.=a 1.000 m²) in Cisgiordania, e il trasferimento di 40 famiglie dall’insediamento di Amona, a nord-est di Ramallah, verso terre palestinesi scelte in virtù di suddetto progetto e considerate come “proprietà degli assenti”.

Traduzione di Daniela Minieri