Bimba palestinese di 4 anni resa tetraplegica dai soldati di Israele

Al-Quds (Gerusalemme) – Agenzie, InfoPal. Asil Ara'ra, bambina palestinese di 4 anni, è stata gravemente ferita e resa paralitica dai militari dell'occupazione israeliana.

E' accaduto ieri mattina nei pressi di 'Anata, villaggio palestinese a est di Al-Quds (Gerusalemme), quando i militari israeliani hanno aperto il fuoco durante le esercitazioni nella base di Anatot, campo militare costruito illegalmente sulla terra di 'Anata, annessa da Israele. Asil stava giocando in compagnia di un cuginetto nei pressi del Muro d'Apartheid, a circa cento metri dal campo militare.

Per oltre un quarto d'ora, i militari israeliani hanno bloccato l'ambulanza sulla quale era stata soccorsa la bambina, nonostante Asil sanguinasse abbondantemente. Alla madre è stato vietato di accompagnarla poiché “sprovvista di un permesso per entrare a Gerusalemme”.

“Un proiettile le ha trafitto il collo da sinistra a destra raggiungendo il midollo spinale e rendendola tetraplegica dal collo in giù paralizzandole tutto il corpo”, ha riferito Sami Hussein, direttore del reparto di chirurgia dell'ospedale Maqassed, dove Asil è stata trasportata.

“Asil è stata raggiunta da proiettili di mitragliatrice”, ha aggiunto il medico.

Dopo l'intervento, Asil si trova adesso in terapia intensiva. Le sue condizioni restano critiche.

Il giorno prima, martedì, un'altra giovane palestinese era stata ferita al ridosso del Muro d'Apartheid, sempre nei pressi di 'Anata.

Le reazioni:
Un portavoce militare israeliano ha dichiarato “L'esercito non è coinvolto”.

Il comitato Murabiteen ha condannato l'accaduto inviando un proprio rappresentante all'ospedale. Il presidente del comitato chiede la chiusura della base miliare da dove è partito il proiettile.

“Poiché Israele rivendica il diritto di esercitare il controllo su quest'area, ora si assuma la responsabilità per l'accaduto”, si legge nel comunicato nel quale si chiede l'apertura di un'indagine immediata e imparziale per perseguire legalmente i responsabili.

“Proteggere la vita palestinese dall'occupazione israeliana”, si conclude nella comunicazione.

Agenzie:

Imemc
Ma'an
Pal-Info

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