Bimbo arso vivo, l’API: l’Italia prenda posizioni nette contro oppressione israeliana

IMG-20150801-WA0004Roma. Comunicato dell’Api-Associazione dei Palestinesi in Italia.

Con la presente, l’API chiede a tutte le parti politiche e al nostro governo di prendere una posizione netta e ben definita contro il regime di occupazione israeliano che continua a mietere vittime palestinesi.

Il popolo palestinese si sente ogni giorno più isolato e costantemente in balia della violenza arbitraria dei coloni che si sentono autorizzati ad abusare del potere, sotto la protezione garantita loro dall’IDF israeliano e del loro governo.

L’episodio di venerdì è solo uno di una lunga serie: prima di Ali, era stato bruciato vivo Muhammad Abu Khudair. Poi, una scuola arabo-ebraica è stata brutalmente incendiata da estremisti israeliani a Gerusalemme. Ma questi sono solo alcuni fatti devastanti accaduti ai danni dei palestinesi e del loro diritto ad una vita senza timori e oppressioni.

È importante sottolineare che la politica israeliana è la prima responsabile. Il governo israeliano ha più volte condannato questi eventi ma alle parole non ha mai fatto seguire i fatti. Mantenendo impuniti gli autori dei suddetti crimini, lo stato di Israele non fa altro che incentivare l’odio, incoraggiando nuovi coloni ad emulare analoghi gesti.

Questa gente non può rimanere in balia della paura. È nostra responsabilità portare avanti una politica che risparmi ulteriori vittime e che consideri la vita umana come valore fondamentale ed inviolabile.

Roma, 01/08/2015

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