Bimbo palestinese di 7 anni detenuto dalla polizia israeliana a Gerusalemme Est

329226CBetlemme-Ma’an. Martedì, a Gerusalemme, forze israeliane sotto copertura hanno arrestato e interrogato un bambino di 7 anni e suo fratello di 12.

I due bambini, della famiglia Zaatari, del sobborgo di Wadi al-Joz, a Gerusalemme Est, sono stati arrestati da agenti israeliani travestiti da palestinesi, mentre, martedì sera, camminavano per strada, secondo quanto ha raccontato a Ma’an il nonno dei due fratelli.

La famiglia Zaatari ha avuto 4 figli detenuti, questa settimana: Ihab Ahmed Zaatari, 7 anni e Muhammad Mahdi Zaatari 12 anni, arrestati martedì; Alaa Magdy Zaatari, Mehdi Barakat Zaatari, di 15 anni, arrestati lunedì.

Secondo la versione israeliana, i bambini sono stati detenuti dopo aver lanciato sassi contro un autobus.

Il piccolo di 7 anni è stato interrogato per quasi 8 ore.

I bambini sono stati portati al quartier generale della polizia nazionale, in un’auto della polizia, dove la famiglia li ha poi visti in un veicolo nel parcheggio. Alle 11:30 di sera, i ragazzini sono stati portati alla stazione di polizia di Shalem, e il bimbo di 7 anni è stato riconsegnato ai genitori alle 3:30 del mattino, secondo quanto riferisce Haaretz.

In risposta a quanto è successo martedì, il direttore del programma per i diritti umani del gruppo Defense for Children International-Palestine, Ayed Abu Eqtaish, ha dichiarato a Ma’an: “A Gerusalemme East, i bambini palestinesi sono detenuti arbitrariamente, e in questo caso, illegalmente, poiché bambini sotto i 12 anni non possono essere ritenuti responsabili di crimini. Arrestando bimbi di 7 anni, Israele si fa beffe dei propri codici legali, così come degli standard internazionali”.
A novembre 2014 passò una legge, in Israele, secondo la quale a una persona può essere comminata una pena fino a 20 anni di prigione per il solo fatto di aver lanciato sassi. Una decisione che ha l’obiettivo di colpire la gioventù palestinese.
La detenzione di giovani palestinesi è spesso accompagnata da interrogatori violenti e da condizioni che violano le leggi internazionali, ha dichiarato Defense for Children International-Palestine. In un caso, un bambino è stato tenuto in isolamento per un totale di 26 giorni, al solo scopo di interrogarlo.
Ricerche del gruppo mostrano che bambini palestinesi spesso arrivano nei centri per gli interrogati bendati, con le mani legate e deprivati del sonno; oltre il 75 percento dei detenuti del 2014 ha sofferto per violenze fisiche tra il periodo dell’arresto e gli interrogatori.
Nel 2014 Israele ha detenuto 1.266 bambini palestinesi sotto i 15 anni, a Gerusalemme Est e Cisgiordania, secondo un rapporto dell’Olp, e oltre 10 mila bambini sono stati arrestati dal 2000.