Campagna iranofobica di Usa e Israele nel mondo

Campagna iranofobica di Usa e Israele nel mondo

PressTv. Un analista politco sostiene che Usa e Israele si sono avventurati in una campagna iranofobica al fine di giustificare le proprie minacce e sanzioni illegali contro la Repubblica Islamica d’Iran.

“Al fine di giustificare le loro minacce e sanzioni illegali, gli Stati Uniti si sono avventurati apparentemente in un programma sistematico atto a fomentare iranofobia negli Usa e nel resto del mondo. In tale funesta campagna ci sono diversi gruppi e partiti, compresi il Partito del Tè, i neoconservatori e l’Aipac, tra i più attivi”, sostiene Isma’il Salami su un articolo riportato da PressTv.

Definendo Usa e Israele “due facce della stessa medaglia”, Salami afferma che Washington e Tel Aviv abbiano formato un fronte unico contro l’Iran.

Secondo l’analista politico “grazie all’alleanza di Arabia Saudita, Qatar e Israele, gli Usa sono intenzionati a fare il lavaggio del cervello all’opinione pubblica mondiale, così da indurla a credere che l’Iran stia producendo armi atomiche e per dipingere un ritratto in cui Teheran appare essere un pericolo per la sicurezza globale”.

A questo Salami collega una serie di attacchi condotti in diverse parti del mondo sotto la falsa bandiera del terrorismo, includendoli nella sanguinaria campagna congiunta Usa-Israele contro l’Iran. Israele utilizza questi fatti per “aumentare il tono della sua retorica di guerra contro l’Iran”.

Così è accaduto in seguito all’attacco in Bulgaria, lo scorso 18 luglio, quando l’ambasciatore Onu John Bolton aveva prontamente addossato la responsabilità all’Iran, chiedendo a Israele di aggredire la Repubblica Islamica in risposta all’attacco e affermando “è giunto il momento per lo Stato ebraico di abbassare i toni della minaccia nei suoi confronti e di agire”.

Conclude Salami: “La vera minaccia nel mondo è posta e imposta da questi guerrafondai di Washington, i quali porteranno le condizioni a proprio vantaggio nella regione mentre Israele, aggredendo l’Iran, avrà i suoi di benefici se a tale atto di belligeranza sopravviverà”.