Campo profughi di Yarmouk: niente cibo e niente acqua

Londra – PIC. I residenti palestinesi nel campo profughi di Yarmouk, vicino alla capitale siriana, Damasco, stanno affrontando grandi difficoltà nel riuscire ad ottenere gli alimenti base, tra cui pane, acqua potabile e anche il carburante per il riscaldamento e la cottura.

Secondo il Gruppo d’azione per i palestinesi siriani, i residenti di Yarmouk hanno fatto appello a tutte le parti interessate affinché fornissero loro pane ed acqua, poiché in questo momento non ci sono mezzi di trasporto per uscire dal campo per acquistare i beni di prima necessità.

I residenti hanno anche espresso timore di lasciare il campo durante la pandemia.

Hanno anche chiesto all’UNRWA, alle istituzioni e alle fazioni palestinesi di prendersi cura di loro, fornire loro medicine e servizi sanitari e sociali, aprire centri medici e usare prodotti per sanificare il campo profughi.

Ci sono decine di famiglie che vivono ancora in diversi quartieri del campo di Yarmouk, ormai distrutto.

Nel 2012, durante la guerra civile siriana, il campo di Yarmouk è diventato teatro di intensi combattimenti tra l’esercito siriano libero ed il Fronte popolare per la liberazione del comando generale della Palestina (PFLP-GC), che è stato sostenuto dalle forze del regime siriano.

Durante gli anni successivi, il campo è stato conquistato ed attaccato da diverse parti belligeranti ed è stato privato di alimenti, causando fame, malattie ed un alto tasso di mortalità, costringendo la maggior parte dei residenti ad andarsene.

Il gruppo d’azione ha anche affermato che nel campo profughi di Dera’a, un’altra area palestinese devastata dalla guerra in Siria, manca un centro medico e che i suoi residenti non hanno accesso ad alcun tipo di servizi sanitari.

L’unico centro medico dell’UNRWA, che forniva servizi sanitari ai rifugiati di Dera’a, ha bisogno di importanti riparazioni.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.