Capi delle chiese di Gerusalemme: “Israele sta minacciando la presenza cristiana nella città”

Gerusalemme occupata – MEMO. Martedì,  13 leader cristiani nella città occupata di Gerusalemme hanno avvertito che la decisione della corte israeliana riguardante la proprietà della chiesa greco-ortodossa alla Porta di Giaffa minaccia la presenza cristiana nella città santa, secondo quanto riferito da Anadolu.

In una dichiarazione congiunta, hanno affermato: “Noi, i capi delle chiese e delle comunità cristiane di Gerusalemme, siamo uniti nel nostro impegno a salvaguardare lo status quo storico dei siti santi e i diritti, universalmente riconosciuti, delle chiese. Il caso della Porta di Giaffa minaccia questo status quo. Siamo preoccupati per la recente sentenza del tribunale distrettuale di Gerusalemme, che ha respinto le prove a dimostrazione del caso della Chiesa greco-ortodossa. Sosteniamo fortemente gli sforzi della Chiesa greco-ortodossa nel loro appello alla giustizia [israeliana]”.

La scorsa settimana il tribunale distrettuale di Gerusalemme ha respinto una petizione presentata dal Patriarcato greco-ortodosso che contestava la proprietà di una struttura della Porta di Giaffa rivendicata da organizzazioni di coloni ebrei.

“Non vediamo questo caso come una semplice disputa sulla proprietà. Vediamo l’impegno di gruppi radicali per assumere il controllo delle proprietà alla Porta di Giaffa come un tentativo sistematico di minare l’integrità della Città Santa, di ostacolare la via del pellegrinaggio cristiano e di indebolire la presenza cristiana a Gerusalemme”, hanno aggiunto.

Nella loro dichiarazione, i capi della chiesa hanno invitato il governo israeliano “ad agire per salvaguardare l’integrità dell’eredità e del patrimonio cristiano nella Città Vecchia, nonché i siti santi e i diritti degli abitanti del quartiere cristiano di Gerusalemme”.

“Questi sono luoghi che oltre due miliardi di cristiani in tutto il mondo considerano il vero cuore della loro fede; che milioni di pellegrini cristiani visitano ogni anno e in cui i cristiani locali vivono la loro fede”, hanno aggiunto.

La dichiarazione è stata firmata da una serie di rinomati esponenti della chiesa di Gerusalemme.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.